02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

Italia e Francia sono i leader indiscussi delle tavole mondiali, ma all’Expo la sfida si è trasformata in incontro, con la visita del Presidente francese François Hollande accolto Matteo Renzi tra baguette, formaggi francesi e ... brindisi italiani

Non Solo Vino
Hollande e Renzi in Expo

Italia e Francia sono i leader indiscussi delle tavole mondiali, dai formaggi al vino, il meglio della produzione agroalimentare arriva da qui. Una sfida che ieri, tra i Padiglioni dell’Expo, si è trasformata in incontro, con la visita del Presidente francese François Hollande, accolto dal premier Matteo Renzi per celebrare il National Day del Paese d’Oltralpe, protagonista a Milano. Il tour virtuale è iniziato tra baguette e formaggi francesi, uno dei fiori all’occhiello di Parigi, nonostante il Belpaese vanti un maggior numero di Dop tutelati dalla Ue (48 a 43): per capirne l’importanza nell’agroalimentare d’Oltralpe, basta citare De Gaulle, che si chiedeva come fosse possibile “governare un Paese che ha più formaggi che giorni nel calendario”.

A tavola, però, il menu è stato tutto siciliano per i due Primi Ministri che, insieme a Umberto Eco e Jack Lang, hanno mangiato rigatoni con melanzane ragusane, pesce spada “alla messinese” e per finire frolla al fior di sale con basilico, lime e fragole. Tutto innaffiato, oltre che da Soave e Bardolino, dalle bollicine della griffe del Trentodoc Ferrari, che Renzi non ha esitato a definire “meglio dello Champagne”. Una battuta, che suggella il sorpasso, almeno numerico, delle bollicine italiane sui mercati mondiali: 320 milioni di bottiglie spedite contro 307, grazie ad un balzo dell’export, nel corso del 2014, del 20%.

L’Italia, del resto, è davanti anche nel numero di prodotti a denominazione di origine registrati e tutelati a livello comunitario, potendo contare su ben 271 denominazioni (Dop e Igp) contro le 253 dei cugini d’oltralpe, mentre la Francia è saldamente in testa in Europa per valore aggiunto agricolo totale. D’altro canto, l’agricoltura italiana è diventata la più green d’Europa e, oltre a contare sulla maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario, ha la leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, la più vasta rete di aziende agricole e mercati di vendita a chilometri zero che non devono percorrere lunghe distanza con mezzi di trasporto inquinanti, ma anche la minor incidenza di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma.

Al di là della competizione, però, Italia e Francia condividono molte battaglie per la tutela della qualità in Europa, a partire dalla difesa delle specialità alimentari dalle imitazioni molto diffuse a livello internazionale dei vini, dei formaggi e degli altri prodotti tipici. Se per l’Italia ad essere più taroccati sono Parmigiano Reggiano e Grana Padano, Prosciutto di Parma e San Daniele, Chianti e Amarone, per la Francia, ad essere sotto attacco, sono lo Champagne, ma anche il Beaujolais, il Bordeaux, il Cognac ed i formaggi come il Roquefort.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli