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All’inizio, era una jam session tra grandi chef di tutto il mondo, oggi, “Gelinaz!”, la creatura del “God of Food” Andrea Petrini, diventa il più grande scambio culturale di sempre: 37 chef si scambieranno ristorante e ricette per una settimana

Non Solo Vino
Massimo Bottura Renè Redzepi e Alain Ducasse tra i protagonisti di Gelinaz

All’inizio, era una sorta di jam session che, come succedeva negli Quaranta in America, permetteva l’incontro tra personalità diverse del mondo della grande cucina, una collettiva di chef internazionali, tenuta insieme dall’estro di Andrea Petrini, tra i 13 “Gods of Food” di “Time”, che l’ha inserito tra i pochi, al mondo, capaci di influenzare i trend gastronomici. Critico gastronomico, imprenditore e talent scout di giovani cuochi emergenti, Petrini, italiano trapiantato a Nizza da trent’anni esatti, organizza da anni grandi eventi gastronomici in giro per il mondo e, dal 2005, cura “Gelinaz!” (www.gelinaz.com), una ad assetto variabile di grandi cuochi, che mandano in scena la reinterpretazione di piatti altrui. Per grandi cuochi, si intende il top della ristorazione mondiale, nomi del calibro di Albert Adrià e Alex Atala, Alain Ducasse, René Redzepi, Massimo Bottura.
Una vera e propria grande famiglia, che adesso darà vita a qualcosa di nuovo: si chiama “The Grand Gelinaz! Shuttle”, ed è il progetto con cui, dal 5 al 9 luglio, 37 grandi chef di tutto il mondo non si limiteranno ad incontrarsi e sperimentare, ma si scambieranno il ristorante. Un po’ come succede in quei reality americani che spopolano anche in Italia, in cui mamme esasperate cambiano famiglia per una settimana, i 37 cuochi che hanno aderito alla proposta di Petrini, daranno vita, da San Francisco a Melbourne, a un inedito scambio internazionale di ristoranti.
Questa volta, però, non ci sarà un tema unico per tutti, la sfida sarà proprio quella di lasciare cucina, brigata, dispensa e menu nelle mani di un collega che, dopo un paio di giorni di ambientamento, cucinerà per i clienti, reinterpretando quei i piatti che, negli anni, hanno portato una pioggia di stelle Michelin ed il riconoscimento della critica internazionale. Un momento davvero unico di condivisione, di scambio, ma anche di fiducia, in una comunità, come quella dei grandi chef, che prima di essere in competizione è, innanzitutto, dalla stessa parte, quella della ricerca e della scoperta del gusto.

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