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Gli scenari futuri e le sfide per l’agroalimentare italiano, l’export e gli obiettivi raggiungibili, le strategie e gli strumenti: imprese ed istituzioni si incontrano il 30 giugno, a Milano, nel “Forum Food e made in Italy” de “Il Sole 24 Ore”

Gli scenari futuri e le nuove sfide per l’agroalimentare italiano, le prospettive dell’export e gli obiettivi raggiungibili, le strategie possibili, ma anche il Ttip (Transatlantic Trade and Investment Partnership), le nuove regole normative in materia di food e, in particolare, di etichettatura e di esportazione, le opportunità che offre il mondo della finanza alle aziende agroalimentari e tanto altro: ecco il “Forum Food e made in Italy. Nuovi scenari per l’agroalimentare”, di scena il 30 giorno a Milano, nella sede de “Il Sole 24 Ore”, dove i rappresentanti delle istituzioni e gli operatori del settore si confrontano sui nuovi scenari dell’agroalimentare italiano (per il vino ci saranno Marilisa Allegrini, presidente Allegrini e Italian Signature Wines Academy, Silvana Ballotta, Ceo Business Strategies, Sandro Boscaini, presidente Federvini e Masi Agricola, il celebre produttore piemontese Angelo Gaja, e Filippo Lotti Amministratore Delegato Sotheby’s Italia, e Giovanni Mantovani, dg Verona Fiere che organizza Vinitaly, la più importante kermesse del vino italiano nel mondo).
In apertura del forum Lamberto Biscarini, Senior Partner & Managing Director, The Boston Consulting Group, analizza le nuove sfide per l’agroalimentare Italiano partendo dalla situazione attuale e focalizzando le prospettive che emergono per il futuro. Due video testimonianze supportano la tesi che emerge dall’analisi di Bcg, due importanti aziende italiane che hanno portato con successo negli Stati Uniti il made in Italy agroalimentare: Eataly attraverso la voce del responsabile della sede di New York Dino Borri, mentre Giovanni Colavita racconta l’esperienza dell’esportazione dell’Olio extravergine di Oliva. Con Luca Bianchi, capo dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca del Ministero delle Politiche Agricole, Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti e Luigi Pio Scordamaglia, presidente Federalimentare, si discute delle prospettive dell’export e di quali sono gli obiettivi che l’Italia può raggiungere, le stime del volume d’affari e quali strategie è possibile attuare per arrivare all’obiettivo.
Il protocollo Ttip, Transatlantic Trade and Investment Partnership, è uno dei punti di svolta per l’import export, ma l’accordo per il libero scambio delle merci e degli investimenti è ancora al vaglio del Parlamento Europeo. Nonostante sia ancora in fase di definizione, gli effetti che l’accordo potrebbe avere sul mercato agroalimentare italiano sono già prevedibili: opportunità per il made in Italy, ma anche necessità di proteggere le competenze e la qualità dei prodotti italiani per cui è necessario prevedere una strategia di tutela per prodotti nazionali.
L’intervento conclusivo di Luca Geninatti Satè, Senior Counsel Legance - Avvocati Associati, traccia una visione d’insieme su come le nuove regole normative in materia di food e, in particolare, di etichettatura e di esportazione, costituiscano una leva strategica per la crescita del settore alimentare, evidenziando il ruolo decisivo svolto dal contenuto informativo delle etichette e della tipologia di informazioni obbligatorie come strumenti per valorizzare la diffusione dei prodotti agroalimentari. Analizza, inoltre, le opportunità che l’affermazione di regole comuni e uniformi tra gli Stati membri possono generare in termini di visibilità e migliore promozione commerciale del prodotto e delle sue caratteristiche.
Dopo l’esame delle opportunità di crescita che il mercato offre per il settore, si analizzano le opportunità che offre il mondo della finanza alle aziende del distretto agroalimentare per supportare la crescita, due importanti industrie alimentari italiane: il Gruppo Cremonini dalla voce dell’amministratore delegato Vincenzo Cremonini e Campari, tramite Robert Kunze-Concewitz, Amministratore Delegato, portano le loro storie insieme a importanti realtà finanziarie: Gruppo BNP Paribas con la testimonianza di Paolo Alberto De Angelis, vice direttore generale - direttore divisione corporate di Bnl, e Claudio Sposito, presidente e ad Clessidra, a dimostrazione che il legame tra le due realtà, finanza e mondo agroalimentare, è possibile e fruttifero.
La mattina si prosegue con la partecipazione del presidente dell’ Ice Riccardo Monti che, insieme a Duccio Campagnoli, presidente Bologna Fiere, Angelo Colussi, presidente Colussi Group, Pascal Héritier, chief operating officer Massimo Zanetti Beverage Group, Gianluca Lauria, responsabile mercato Corporate Bnl Gruppo Bnp Paribas, Giovanni Mantovani, dg Veronafiere, Corrado Peraboni, ad Fiera Milano, si confronta sulle strategie per la crescita internazionale delle imprese. A seguito del Piano straordinario per il made in Italy nel settore agroalimentare, recentemente approvato, emerge l’importanza delle fiere come veicolo di promozione delle aziende italiane nel mondo. A chiusura della tavola rotonda dal titolo Verso la smart agriculture: innovazione, tracciabilità, certificazione, sostenibilità affronta i temi dello Smart packaging, la gestione degli sprechi alimentari, l’evoluzione del concetto di tracciabilità e il tema della certificazione con Marco Gualtieri, ideatore e presidente di Seeds&Chips, Gabriella Rubino, senior associate Legance- Avvocati Associati e Achille Tonani, general manager Business Assurance Rina Services.
Nel pomeriggio si riprende analizzando i nuovi modelli per l’agroindustria italiana e le opportunità che offrono le reti di impresa nel processo di definizione della filiera: se ne parla con Aldo Bonomi, vice presidente per le Reti d’Impresa Confindustria, Gian Andrea Bertello, responsabile marketing Corporate Bnl Gruppo Bnp Paribas, e Stanislao Giuseppe Fabbrino, ad Fruttagel.
Il Focus si sposta poi sul mercato del vino, esempio di valore dal made in Italy e delle competenze nazionali, che correttamente supportate hanno portato il distretto vitivinicolo ad avere la leadership sui mercati internazionali. Alla tavola rotonda partecipano Marilisa Allegrini, presidente Allegrini e presidente Italian Signature Wines Academy, Silvana Ballotta, Ceo Business Strategies, Sandro Boscaini, presidente Federvini, Angelo Gaja, amministratore Gaja. L’internazionalizzazione ha fatto dei vini italiani anche un prodotto prezioso, oggetto di importanti aste, come racconta l’esperienza di Filippo Lotti ad Sotheby’s Italia.
La giornata si chiude con un focus sull’e-commerce e sull’innovazione tecnologica per un mercato, quello agroalimentare, ricco di opportunità. Fabio Di Gioia, founder & chief food officer Foodscovery e Antonio Romano Chief Operating Officer Gruppo Amodio, Responsabile PrimoTaglio.it raccontano le loro esperienze.

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