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“Approvare la Legge sul consumo di suolo prima della fine di Expo sarebbe un segnale, non solo simbolico, di un reale cambio di passo sulla tutela e la valorizzazione dei nostri territori”: a dirlo il relatore del provvedimento Massimo Fiorio (Pd)

“L’approvazione della legge sul consumo di suolo prima delle conclusione di Expo sarebbe un segnale, non solo simbolico, di un reale cambio di passo rispetto alla tutela ed alla valorizzazione dei nostri territori”: a dirlo il deputato Pd Massimo Fiorio, relatore del provvedimento, assieme alla collega Chiara Braga, attualmente in discussione a Montecitorio.
“In questi ultimi giorni - continua Fiorio - sono stati sciolti con i Ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura alcuni nodi importanti su alcuni aspetti della legge a partire della definizione del suolo agricolo. Appurata la volontà politica ed ottenuta la giusta mediazione sui contenti del provvedimento ci auguriamo che l’iter parlamentare sia ora in discesa e senza ostacoli lobbistici”.
Un provvedimento quello dell’approvazione della legge sul consumo di suolo atteso da molti, visto che in meno di 20 anni, la superficie edificata ha “mangiato” oltre 2 milioni di ettari coltivati, cancellando il 16% delle campagne, e lo “scippo” procede tuttora a ritmi frenetici, più di 11 ettari l’ora, quasi 2.000 a settimana, 8.000 in un mese.

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