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Una tassa extra del 20% su tutte le bevande a base di zucchero, di solito gassate. Lo propone la British Medical Association (Bma) per limitarne il consumo, considerato uno dei fattori chiave della crescente diffusione dell’obesità

Una tassa extra del 20% su tutte le bevande a base di zucchero, di solito gassate. Lo propone la British Medical Association (Bma) per limitarne il consumo, considerato uno dei fattori chiave della crescente diffusione dell’obesità, anche giovanile. L’appello dei medici è rilanciato oggi in prima pagina dal “Daily Telegraph” e ripreso con evidenza da altri giornali come l’“Independent”. Il popolare “Daily Mail” gli dedica addirittura l’apertura. “Si tratta di un problema enorme, noi rischiamo di avere il 30% della popolazione britannica obesa entro il 2030 e questo si deve in larga parte al quantitativo di zuccheri che consumiamo senza rendercene conto”, ha sottolineato Shree Datta della Bma. Mentre una portavoce del premier David Cameron - che si è più volte opposto a una tassa extra su questo tipo di consumi - ha assicurato che l’esecutivo condivide “la preoccupazione”, ma non crede che ci sia una singola “arma decisiva” per affrontarla. Stando a un rapporto della stessa Bma, i problemi legati alle cattive abitudini alimentari costano al sistema sanitario nazionale britannico (Nhs) 6 miliardi di sterline all’anno e sono concause della morte prematura di 70.000 persone.

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