Il 100% delle aggiudicazioni in un’asta è un evento rarissimo, che Sotheby’s, a Londra, nel mondo del vino, celebra per la prima volta: “guanti bianchi” al battitore dei 445 lotti della “Great Bordeaux Cellar” di scena ieri nella capitale britannica

Il 100% delle aggiudicazioni, in un’asta, è un evento rarissimo, che il mondo delle vendite all’incanto celebra, da sempre, con la consegna simbolica dei “guanti bianchi” al battitore. Un vero evento, tanto che nella storia delle aste enoiche di Sotheby’s (www.sothebys.com) a Londra non era mai successo. Fino a ieri, quando tutti i 445 lotti della “Great Bordeaux Cellar” finiti sotto il martello hanno trovato un compratore, per un totale di 1,59 milioni di dollari, con le aggiudicazioni che hanno spesso superato le quotazioni iniziali. Merito anche della qualità dei lotti, che raccoglieva il meglio di Bordeaux, per aziende e per annate, con un podio dominato da Château Pétrus: sul gradino più alto 12 bottiglie dell’annata 2000, aggiudicate a 46.742 dollari, quindi 12 bottiglie dell’annata 2001, a 24.270 dollari, e 12 bottiglie dell’annata 2003, battute a 21.573 dollari. Nella top ten anche 12 bottiglie di Château Haut Brion 1989 (aggiudicate a 16.539 dollari), 12 bottiglie di Château Lafite 2000 (battute a 15.820 dollari) e 12 bottiglie di Château Cheval Blanc 2000 (a 10.427 dollari).
“La vendita di ieri - commenta Stephen Mould, a capo del settore vino di Sotheby’s Europe - è destinata a diventare un punto di riferimento per Sotheby, la nostra prima volta in “guanti bianchi”, nel settore vino, a Londra. Ed è anche la conferma di quanto sia importante la provenienza: in questo caso si tratta della cantina di un singolo proprietario, con una superba collezione di Bordeaux. La maggior parte delle offerte sono arrivate da Regno Unito, Europa e Asia, tutti desiderosi di aggiudicarsi vini di annate che andavano dalla 1989 alla 2007. Di certo - conclude Mould - non poteva esserci preludio migliore alla lunga stagione delle aste enoiche che in autunno animeranno le piazze di Hong Kong, New York e, ovviamente, Londra”.