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A Expo gli agronomi presentano la loro “Carta mondiale per il cibo del futuro”. Al centro delle proposte sicurezza alimentare, biodiversità e rispetto delle comunità locali di tutto il mondo. Alla loro guida, il nuovo presidente italiano Andrea Sisti

Una Carta che definisce i principi etici dello sviluppo professionale, per la tutela della sicurezza alimentare, della biodiversità e per il rispetto delle comunità locali di tutto il mondo nel segno del binomio cibo e identità: è la “Carta mondiale per il cibo del futuro” lanciata dall’Expo 2015 a Milano dagli agronomi del mondo riuniti nella Amia-Waa, la World Association of Agronomist, e che contiene le proposte per la Carta di Milano, il documento che rappresenta l’eredità dell’Esposizione Universale italiana, e per questo, sarà consegnata al Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina.
“La nostra professionalità, offrendo soluzioni tecniche avanzate - ha sottolineato Andrea Sisti, 50 anni di Spoleto, nuovo presidente italiano degli agronomi del mondo nominato all’Expo - eleva la nostra responsabilità etica e ci spinge ad operare nell’interesse generale e nel progresso sociale”. L’Italia guiderà l’Associazione per i prossimi quattro anni (2015-2019), con l’importante responsabilità di raccogliere l’eredità di Expo 2015.
“Lavoreremo per portare una sede dell’Associazione mondiale a Roma all’interno della Fao - ha detto Sisiti - puntiamo sulla formazione professionale in tutti i Paesi del mondo, su una forte azione di comunicazione e sulla cooperazione internazionale per diventare interlocutori sui temi di nostro interesse nell’agenda politica dei singoli Governi”.
La World Association of Agronomist conta oltre 1 milione di professionisti nel mondo, ed ha tra gli associati due membri continentali, l’Associazione Panamericana degli Ingegneri Agronomi e il Cedia - Confederazione Europea degli Agronomi, oltre ad ordini e associazioni agronomi nazionali di tutto il mondo.
Info:
www.worldagronomistsassociation.org

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