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Cous Cous Fest, evento tra i più belli per la sua filosofia legata all’integrazione culturale e culinaria tra i popoli, di scena a San Vito Lo Capo: in gara gastronomica i migliori sono Italia e Mauritius. Premi speciali al cous cous di Usa e Marocco

Italia e Isole Mauritius vincono, a pari merito, la gara internazionale di cous cous, momento centrale del Cous Cous Fest n. 18, evento di dimensione internazionale, che si chiude oggi a San Vito Lo Capo, in Sicilia, da sempre sfida che mira all’integrazione tra i popoli partendo dalla cultura culinaria. Alle due delegazioni il premio, offerto da Unicredit, per il miglior piatto in gara tra i 10 Paesi partecipanti: Brasile, Francia, Israele, Italia, Marocco, Mauritius, Palestina, Senegal, Stati Uniti e Tunisia.
La giuria tecnica, dieci tra giornalisti, chef e food blogger internazionali capitanati dallo chef pluristellato, Claudio Sadler, ha proclamato due vincitori per l’alta qualità dei piatti in gara. In squadra per l’Italia il sanvitese Rocco Pace, al timone del ristorantino “Crik e Crok” e Stefano De Gregorio di Busto Arsizio (Varese), vincitore del Campionato italiano di cous cous Bia. Il team “azzurro” ha conquistato il palato della giuria con “Oro rosso”, un cous cous con zuppa di pesce misto di scoglio e maionese di gambero rosso di Mazara. Le Isole Mauritius, al debutto al Cous Cous Fest, si sono imposte invece con Vinod Sookar, chef del ristorante “Al Fornello da Ricci”, a Ceglie Messapica (Brindisi), in gara con un cous cous con gamberi al curry e lemon gras cotto in vetro.
A premiare i vincitori il sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo e il dg Unicredit della Sicilia, Bernardo Maltese. All’Italia anche il premio assegnato dalla giuria popolare, offerto da Bia, e consegnato dall’ad Luciano Pollini. La giuria di esperti ha assegnato anche dei premi speciali: agli Stati Uniti, rappresentati da Sara Kramer e Pamela Yung, per l’originalità del piatto, per “essere stata l’unica ricetta ad usare un prodotto caseario, il latticello”. La ricetta ha colpito per “il grande contrasto e la sintesi delle scelte effettuate con grande sapienza e ambizione, nonostante la giovane età delle chef” e per essere un “esercizio di determinazione e sobrietà legata a scelte di carattere salutista e ideologia ambientalista”. Il riconoscimento, offerto da Electrolux Professional, è stato consegnato da Giuseppe Pappalardo della chef Accademy Electrolux.
Le Isole Mauritius portano a casa anche il premio per la migliore presentazione del piatto, per avere “raggiunto un risultato molto alto sia per la qualità del prodotto presentato che per il rispetto delle cotture degli ingredienti scelti”. Il premio è stato offerto da Conad e consegnato da Natale Lia, direttore generale Sicilconad. La giuria ha deciso di assegnare un terzo riconoscimento, fuori concorso, per la tradizione del piatto, al Marocco, rappresentato dalla chef Suede Barouz, che vive a San Vendemiano (Treviso), per avere realizzato “un piatto di spessore culturale e di costume molto alto, anche con forme più innovative, ma rispettando la tradizione e volgendo lo sguardo a una pulizia e al rispetto di ogni singolo elemento componente del piatto, ottenendo un risultato entusiasmante e coinvolgente. Claudio Sadler, presidente della giuria tecnica del Cous Cous Fest, ha spiegato che “tra le ricette proposte dagli chef abbiamo visto un nuovo modo di interpretare il cous cous non più solo ricetta di famiglia ma piatto con un futuro più tecnico ed elaborato”.
Il Cous Cous Festival ha festeggiato la sua edizione “da maggiorenne” con un programma speciale e grandi ospiti: da Caparezza a Elio e le storie tese, a Vinicio Capossela; dalla blogger di Giallo Zafferano Sonia Peronaci allo chef Filippo La Mantia, da Hiro Shoda (protagonista del programma “Ciao sono Hiro”) al mitico Giorgione (Gamnbero Rosso Channel), a Stefano Callegaro, il migliore di Masterchef Italia 2015. I numeri da record: 60.000 ticket di degustazione (+25% sul 2014).

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