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L’uso di pesticidi in vigna “non può essere escluso” tra i motivi degli alti tassi di cancro infantile registrati a Preignac (Sauternes), dove le autorità sanitarie dell’Ars hanno registrato un tasso di bambini ammalati 5 volte superiore alla media

L’uso di pesticidi in vigna “non può essere escluso” tra i motivi degli alti tassi di cancro infantile registrati a Preignac, nel Sauternes, dove le autorità sanitarie dell’Ars - Autorité Sanitaire Régionale hanno registrato un tasso di bambini ammalati 5 volte superiore alla media del Paese. Il piccolo borgo di Preignac ha una popolazione di 2.200 abitanti, ma ha visto ben nove casi di cancro infantile in 14 anni. Jean-Pierre Manceau, ex sindaco del paese e ricercatore al Cnrs - Centre national de la recherche scientifique, ha chiesto un’indagine ancora più approfondita, basandosi sui dati emersi dall’ultimo rapporto Inserm - Institut national de la santé et de la recherche médicale del 2013, che sottolineava come i pesticidi “rappresentano un rischio particolarmente elevato per lo sviluppo di un bambino”.
Lo studio più recente fatto delle autorità sanitarie locali e dall’agenzia nazionale Insv è stato pubblicato il 5 agosto, ma è stato portato all’attenzione mediatico solo ora, grazie ad un articolo de “Le Parisien” (www.leparisien.fr), che ha scosso un’opinione pubblica particolarmente silenziosa, perché, come ha raccontato proprio l’ex sindaco Manceau al quotidiano inglese “The Telegraph” (www.thetelegraph.co.uk), “c’è una sorta di legge del silenzio, perché il Sauternes è la linfa vitale del paese, e se un domani ci dovessimo liberare dei pesticidi, l’economia del vino rischierebbe di crollare”. Più cauto l’attuale primo cittadino, Jean-Gilbert Bapsalle, che sottolinea come non ci sia “nessun problema reale, dobbiamo rimanere vigili sulla possibilità che ci siano problemi per l’intera Regione, non necessariamente a Preignac. Il Sauternes è molto importante, porta ricchezza a tutti”.

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