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Ma l’“Eroe dei due mondi” era o non era astemio come lo vuole la storia? Il romanzo-saggio “Il vino di Garibaldi. Alla ricerca di un mito fra Parma e Caprera” di Giancarlo Gonizzi racconta che, innamoratosi della Malvasia, la piantò anche a Caprera

1902, un gruppo di garibaldini si riunisce, vent’anni dopo dalla morte del Generale, attorno ad una bottiglia del 1861, rievocando una memorabile serata, in cui Giuseppe Garibaldi non parlò d’Italia e di politica, ma di Malvasia. Della quale, arrivato a Maiatico nel parmense, si innamorò così tanto, da volerne dei tralci da piantare nella sua sassosa Caprera, ma solo dopo essersi fatto spiegare nei dettagli tecniche di produzione e caratteristiche del territorio. La storia del rapporto tra l’“Eroe dei due mondi” ed il vino è raccontata in “Il vino di Garibaldi. Alla ricerca di un mito fra Parma e Caprera”, volume di Giancarlo Gonizzi, storico ed esperto di beni culturali ed industria alimentare (Wingsbert House, 2015, euro 10), che è un romanzo, ma anche un saggio.
La storia vuole, però, che Garibaldi fosse pressoché astemio, che prediligesse l’acqua in ogni occasione, dallo spuntino sul campo di battaglia alle cene ufficiali, alla sua tavola solitaria di Caprera. Questo perlomeno ci dicono le numerosissime biografie dell’Eroe dei Due Mondi scritte dalla sua morte ad oggi.
Ma sarà verità, o è una delle tante dicerie e leggende che circondano il mito dell’indomito condottiero? Garibaldi amava il vino? Questo libro lo afferma decisamente. E ne porta a testimonianza un curioso ed interessante episodio, una pagina di vita dell’Eroe e della storia del nostro Paese assolutamente dimenticate e pressoché inedite. Nel 1861 l’Eroe dei due Mondi fu ospite per alcuni giorni, nella villa di campagna della marchesa Teresa Trecchi-Araldi, sulle colline di Sala Baganza, in provincia di Parma. Qui Garibaldi si innamorò a tal punto della Malvasia, il frizzante vino bianco locale prodotto dalle vigne di Maiatico, che volle trapiantarne nella sua sassosa Caprera.
Info: www.gonizzi.it - www.wingsberthouse.com

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