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Dopo tante esperienze in cui la cucina entra in carcere, ora nasce il primo ristorante in Italia dietro le sbarre: si chiama “InGalera”, ed aprirà i battenti il 26 ottobre nella Casa di Reclusione di Milano-Bollate, con cuochi e camerieri detenuti

Dopo tante esperienze in cui la cucina entra in carcere, per gettare un ponte tra chi sta fuori e chi sta dentro, in un’ottica di reinserimento e formazione professionale, ora nasce il primo ristorante in Italia aperto al pubblico dietro le sbarre: si chiama “InGalera”, ed aprirà i battenti il 26 ottobre nella Casa di Reclusione di Milano-Bollate, con cuochi e camerieri detenuti. E lo farà grazie ad “Abc sapienza in tavola”, cooperativa sociale nata nel carcere e che si occupa di catering solidale, già nota nel settore (anche nei Palazzi di Giustizia, peraltro, in occasioni di buffet per i magistrati), PwC Italia, e la direzione dello stesso carcere che ha concesso gli spazi in comodato d’uso. Con 50 posti a sedere, e la collaborazione con gli studenti della Scuola Alberghiera Paolo Frisi, attiva nel carcere, “InGalera” sarà anche una delle prime esperienze del genere in Europa.
Info:
www.ingalera.it

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