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Il dramma degli agricoltori nel beneventano: 4.000 aziende azzerate, 30.000 produttori colpiti e danni per oltre un miliardo di euro. Nel Sannio non si potrà produrre vino per i prossimi 5 anni. Le stime Cia, che lancia la raccolta fondi #toccaanoi

Nel territorio del Sannio non si potrà produrre vino per i prossimi 5 anni. Azzerati, per questa annata produttiva, i comparti di olio e ortofrutta. In questi giorni è impossibile foraggiare gli allevamenti. Già si contano danni diretti per circa un miliardo di euro. Questo è il quadro drammatico della situazione dell’agricoltura nel beneventano, dopo la devastante ondata di maltempo che ha colpito il territorio campano. A denunciare questo stato di disperazione è la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori, le cui stime parlano di 4.000 aziende azzerate, 30.000 produttori colpiti e decine di Paesi rurali isolati nei collegamenti per il Calore esondato.
Domani il presidente della Cia Dino Scanavino si recherà nelle zone alluvionate per chiedere il rinvio delle rendicontazioni per i “Piani di sviluppo rurale” delle aziende colpite, oltre a fare un appello al Governo per l’attivazione immediata del “Fondo di emergenza nazionale” per le calamità naturali. Ma gli agricoltori della Cia vanno oltre e inizieranno una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi, rivolta sia agli agricoltori delle altre Regioni che a tutti i cittadini italiani (con l’attivazione di un conto corrente dedicato; IBAN IT94Z0538715000000002374190).
Allo stato attuale, spiegano dalla Cia, ci sono ancora Paesi completamente isolati, le stime dei danni provocati dal maltempo e dall’esondazione del Calore sono incalcolabili se si considera anche l’indotto che verrà completamente perso. La conta delle perdite è spaventosa.

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