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Da nemiche ad alleate della salute, e per le noci è nuovo boom in Italia, dove se ne consumano 45 milioni di chili ogni anno (+60% negli ultimi 10 anni). A dirlo la Coldiretti, che sottolinea: settore in ripresa, ma 4 noci su 5 arrivano dall’estero

Il 2015 non sarà solo l’anno di una produzione nuovamente abbondante per l’olio d’oliva e per le castagne, dopo un 2014 decisamente scarso per due prodotti simbolo dell’autunno. Perché in Italia si registra anche un nuovo “boom per le noci che tornano prepotentemente sulle tavole degli italiani, che ne consumano più di 45 milioni di chili all’ anno con un aumento del 60% nel corso di dieci anni”. A dirlo Coldiretti, che aggiunge: “le noci, considerate in passato nemiche della linea per l’apporto calorico, sono state rivalutate come preziose alleate della salute ed i consumi sono dunque esplosi. In Italia - continua la Coldiretti - negli anni ’70 si producevano 80 milioni di chili di noci all’anno, ma da allora si è avuto un drastico ridimensionamento della produzione che ha fatto scendere il raccolto ad appena 11 milioni di chilogrammi su una superficie coltivata di 9.000 ettari di terreno, collocati soprattutto Campania, Sicilia, Calabria, Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto. Anche se si assiste a segnali di ripresa a livello nazionale, l’aumento dei consumi in Italia viene quindi per ora soddisfatto - precisa la Coldiretti - soprattutto dalle importazioni. Sono oltre 35 milioni di chilogrammi di noci in guscio importate da Usa, Francia e Cile nel 2014, per effetto di una crescita tumultuosa delle importazioni e dei consumi: nel 2000 ne venivano importati appena 10 milioni di chilogrammi”.

“Il risultato è che più di quattro noci su cinque vendute in Italia - sottolinea la Coldiretti - provengono dall’estero. A spingere la domanda il fatto che le noci sono considerate delle ottime alleate della salute come hanno confermato numerosi studi scientifici che ne hanno messo in risalto l’efficacia nei confronti delle patologie della vita moderna, dal colesterolo ai problemi dell’apparato cardiovascolare in generale. Contengono un buon numero di minerali e sostanze benefiche come calcio, ferro, fosforo, rame e zinco. A fronte di un contenuto calorico importante di 600 kilocalorie ogni 100 grammi sono presenti anche le vitamine A, B2, B9 (Acido folico), C, F e P. Un ruolo importante lo giocano anche i grassi monoinsaturi e quelli polinsaturi (Omega-3 e Omega-6), ai quali si deve il merito di ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. Parlando dei vantaggi che questo tipo di frutta secca assicura all’apparato cardiovascolare di rilievo anche l’azione svolta dall’acido folico o vitamina B9, che riduce i livelli di una sostanza dannosa per le coronarie quale l’omocisteina. Efficace nell’azione di salvaguardia delle arterie anche la presenza nelle noci di arginina, un elemento che svolte un’azione preventiva rispetto alla possibile formazione di coaguli. Le noci - conclude la Coldiretti - possono fornire un aiuto importante alla prevenzione anche quando si parla di patologie tumorali, con particolare riferimento al tumore al seno e al pancreas”.

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