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Torna a crescere la spesa in bar e ristoranti italiani: il 2015 verso i 76 miliardi di euro sui 74,6 del 2014, grazie a 39 milioni di italiani che per lavoro o per svago mangiano sempre più spesso fuori casa. A dirlo lo studio di Fipe-Confcommercio

Non Solo Vino
Torna a cresce la ristorazione i Italia secondo Fipe

Tra necessità per lavoro, ma anche voglia di star bene e divertirsi, gli italiani tornano al ristorante: i numeri parlano chiaro e confermano un trend positivo, come risulta dall’ultimo Rapporto Ristorazione a cura della Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi presentato oggi a Milano. Per il 2015, infatti, la previsione del Centro Studi Fipe è di un incremento dello 0,8% sul 2014, che porterà la spesa complessiva a 76 miliardi di euro (www.fipe.it).
“Si è finalmente interrotta la dinamica di contrazione che era iniziata nel 2008 - ha commentato Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe - già i numeri di Pasqua e dell’estate inducevano a un cauto ottimismo: oggi abbiamo la conferma che il fuori casa è un universo economico e sociale sempre più importante scelto da oltre 39 milioni di italiani”.
Eppure, non tutti gli indcatori sono con il segno positivo: tra gennaio e settembre 2015 sono state aperte quasi 13.000 imprese nel settore, mentre ne sono state chiuse oltre 20.000, con un saldo negativo di 7.000, dato da tenere in considerazione visto che si parla di un settore, quello dei pubblici esercizi, che impiegano, in media, ogni anno, 680.693 lavoratori dipendenti, pari al 71% del totale nazionale del comparto del turismo.
Ma in ogni caso il sentiment è positivo per il 2015, peraltro dopo un 2014 dove la spesa delle famiglie italiane si era attestata su 74,6 miliardi di euro, con un incremento reale sul 2013 dello 0,7%.
Secondo il Rapporto del Centro Studi Fipe il 77% degli italiani maggiorenni consuma, più o meno abitualmente, cibo al di fuori delle mura domestiche, sia che si tratti di colazioni, pranzi, cene e aperitivi. Un numero enorme diviso tra “heavy consumer” (13 milioni di persone) che consumano almeno 4-5 pasti fuori casa in una settimana, “average consumer” (9 milioni) che consumano almeno 2-3 pasti fuori casa in una settimana, e “low consumer” (17 milioni) che consumano almeno 2-3 pasti in un mese.

Nel dettaglio, gli heavy consumer sono in prevalenza uomini (51,3%) di età compresa tra i 35 e i 44 anni (24,8%) e residenti al Nord Ovest (29,8%) in centri abitati tra i 5.000 e i 40.000 abitanti (30,5%). Appartengono ad un nucleo famigliare composto da 3 componenti (32,3%). Gli average sono in prevalenza uomini (51,9%), residenti al Centro Italia (28,9%) in centri abitati tra i 5.000 e i 40.000 abitanti (35,9%). In prevalenza appartengono ad un nucleo famigliare composto da 4 componenti (26,1%). I low consumer sono in prevalenza donne (51,6%), di età superiore ai 64 anni, residenti nelle regioni del Nord Italia, in centri abitati tra i 5.000 e i 40.000 abitanti (34,9%). In prevalenza appartengono a un nucleo famigliare composto da due componenti (35,2%).
Guardando al “quotidiano”, 5 milioni di persone ogni giorno (il 61,5% della popolazione) fa colazione fuori casa con predilezione per caffè, cappuccino e brioche e una spesa media di 2,50 euro. 12 milioni di italiani (il 66% della popolazione), poi, pranzano fuori casa, prevalentemente al bar, per 3-4 volte durante la settimana: panino, pizza e primi piatti le proposte di maggiore preferenza, per una spesa media di 11 euro. 3 milioni di italiani (59,4% della popolazione), invece, cenano al ristorante almeno tre volte alla settimana, scegliendo soprattutto pizzerie, con una spesa di 22,40 euro a testa Oltre 9 milioni di italiania (il 47,7% della popolazione), infine, vanno al bar per una pausa almeno 3-4 volte alla settimana, scegliendo soprattutto snack e gelati per una spesa complessiva di 3,20 euro.
Numeri che cambiano se si guarda al fine settimana: 6,6 milioni di italiani (il 63,6% della popolazione) pranzano fuori casa nel week end almeno 3 volte al mese, scegliendo soprattutto la pizza e spendendo indicativamente 18,60 euro, mentre 7,3 milioni (il 66,8%) cenano fuori casa nel week end almeno 3 volte al mese prediligendo ristoranti e trattorie, con una media di due portate a pasto e una spesa media di 19,10 euro.
Nel complesso, l’Italia è il player n. 3 per peso e valore della ristorazione in Europa, dove il settore vale 504 miliardi di euro, dietro a Regno Unito e Spagna, anche se, sottolinea la Fipe, in rapporto alla popolazione e a parità di potere d’acquisto, la spesa pro-capite in Italia è del 22% superiore a quella media europea, e del 33% alla spesa della Francia.

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