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“Musica da Cucina” al Maxxi: dopo il MoMa Ps1 di New York il mondo della cucina entra in uno dei musei più celebri d’Italia a suon di pentole e stoviglie trasformate in strumenti musicali dal chitarrista Fabio Bonelli insieme al pubblico (31 ottobre)

Non Solo Vino
Una musica eterea e ipnotica, che non è fatta solo dei suoni tradizionali dei classici strumenti musicali, ma anche dai suoni della cucina

Una musica suggestiva, eterea, ipnotica, che però non è fatta solo dei suoni tradizionali dei classici strumenti musicali, ma anche dell’acqua che scorre, del fischio del bollitore, del rumore delle posate sui piatti e del tintinnio dei bicchieri, prodotti “suonando” bollitori, pentole, piatti e stoviglie. In una parola, è vera e propria “Musica da Cucina” quella che il 31 ottobre, dopo il MoMa Ps1 di New York, si diffonde anche tra le opere d’arte del Maxxi di Roma, uno dei più celebri ed importanti musei italiani, che ospita il chitarrista elettrico Fabio Bonelli e la sua musica che trasforma gli utensili da cucina in strumenti musicali, in occasione della mostra “Food dal cucchiaio al mondo” e in collaborazione con “Romaeuropa Festival 2015”. Ma Bonelli non sarà l’unico interprete dell’originale concerto, perché anche il pubblico potrà mettersi a suonare insieme a lui mestoli e padelle.
Soprannominato “People From The Mountains”, come musicisti e compositori d’ogni tempo, incuriositi dal suono degli oggetti della quotidianità, Fabio Bonelli mette in partitura gli utensili da cucina a tu per tu con gli strumenti musicali, per creare un’atmosfera sonora intima e rarefatta. Il suo spettacolo (il trailer su https://www.youtube.com/watch?v=TZESULpWN_w), già ospitato al MoMa Ps1 di New york, una delle più grandi e antiche istituzioni di arte contemporanea degli Stati Uniti, affiliato al prestigioso MoMa-Museum of Modern Art, nasce dall’idea di catturare i suoni della cucina, creando un tappeto sonoro su cui chitarra, clarinetto, fisarmonica e voce tessono intime melodie. Bonelli cerca così la sua poetica nell’inconsueto incontro tra la realtà quotidiana e l’incanto, tra gli oggetti più semplici e comuni e la magia del suono. Basti ricordare i precedenti “destroyBeethoven”, un’ode nostalgica e crudele all’epoca d’oro del vinile nella musica classica, per arrivare alla muppettistica “sit in music”, traduzione: musica con e per pupazzi.
Info: www.fromthemountains.comwww.fondazionemaxxi.it

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