Un milione di piatti di pasta fresca per i più poveri, donati in Italia al Banco Alimentare, e 100.000 ai bisognosi di New York, tramite la Food Bank: Giovanni Rana, dallo “United Tastes of Pasta” di Manhattan, scopre il cuore sociale dell’azienda

Un milione di piatti di pasta fresca per i più poveri, donati in Italia al Banco Alimentare, e 100.000 ai bisognosi di New York, tramite la Food Bank: Giovanni Rana, dallo “United Tastes of Pasta”, di scena a Manhattan, che celebra la pasta fresca dal punto di vista gastronomico, culturale e sociale, scopre il cuore sociale dell’azienda veneta. All’evento, che celebra il mese nazionale della pasta (“National Pasta Month”), i protagonisti sono stati gli chef stellati Usa, da Kevin Garcia, executive Chef di Giovanni Rana, a Mark Ladner di Del Posto (New York), da Jody Adams di Rialto & Trade (Boston) a Matt Accarrino di SPQR (San Francisco), con le ricette ideate per l’occasione che rimarranno in menu fino al 31 dicembre, per le quali Rana donerà un dollaro alla Food Bank Nyc per ogni piatto ordinato.
“Credo sia il minimo che un’impresa socialmente responsabile possa fare - ha spiegato Gian Luca Rana, amministratore del Gruppo - sia per il nostro Paese, dove siamo nati e cresciuti, che per il Paese che ci ha accolti e ci ha permesso di raggiungere risultati straordinari in così poco tempo”. Per il patron Giovanni Rana, oggi “l’America sa apprezzare i tortellini e la pasta, se è fatta bene. Posso dire apertamente che gli americani sono dei buongustai. Anche loro cercano piatti gustosi ma bilanciati, leggeri, e noi siamo indirizzati su questa linea”. Chiosa, inevitabile, sul rapporto dell’Oms, secondo cui la carne lavorata può avere effetti cancerogeni: “ormai oltre il 50% dei nostri prodotti sono vegetariani, si sa che è meglio limitare un po’ il consumo di carne, ma mi pare che questo sia un allarmismo eccessivo”.