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Non si placano le proteste nei fast food in America. Dopo gli scioperi dei lavoratori di McDonald dei mesi scorsi, parte una nuova protesta con i dipendenti che incrociano le braccia in 270 città degli Usa per chiedere un aumento di stipendio

Non si placano le proteste dei dipendenti dei fast food in America. Dopo gli scioperi dei lavoratori di McDonald dei mesi scorsi, oggi i dipendenti dei ristoranti americani incrociano le braccia in 270 città degli Stati Uniti, puntando ad ottenere uno stipendio minimo di 15 dollari l’ora. Tra le città in cui i dipendenti hanno cominciato, anche New York, Boston, Philadelphia, Detroit: si tratta della maggiore protesta da quando, tre anni fa, hanno lanciato una serie di manifestazioni per chiedere una paga più alta e il diritto di essere sindacalizzati.

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