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Dall’Ape Maia al miele nel latte caldo d’inverno: la vita, da piccoli, è da sempre legata al mondo delle api, a cui Slow Food Italia ha deciso di dedicare l’edizione n. 8 della Festa nazionale di Orto in Condotta, “Alla scoperta di Api e miele”

Dal successo planetario dell’Ape Maia al miele nel latte caldo d’inverno: la vita, specie da piccoli, è da sempre legata in qualche modo al mondo delle api, ed è proprio a loro che Slow Food Italia (www.slowfood.it) ha deciso di dedicare l’edizione n. 8 della Festa nazionale di Orto in Condotta “Alla scoperta di Api e miele” che, l’11 novembre, ha coinvolto i ragazzi di 550 classi di tutta Italia. “Fondamentali per la nostra biodiversità, da sempre le api permeano letteratura, storia, geografia, scienze e matematica. Con divertenti giochi - racconta Annalisa D’Onorio, responsabile del progetto Orto in Condotta di Slow Food Italia - i ragazzi hanno imparato a piantare in giardino i fiori che più le attirano, scoprendo i mieli del mondo con i Presìdi Slow Food, e impararne la storia antica, che li ricollega ai riti religiosi della mitologia classica ed egizia. Forse non tutti sanno, ad esempio, che i Romani utilizzavano il miele per la preparazione del vino, delle conserve, nella cosmesi e come offerta agli dei”.

Mentre i più piccoli si sono dilettati con la creazione di api fatte con le bottiglie di plastica o origami, è servita la concentrazione degli allievi più grandi per dar vita al sapone al miele. “Un percorso importante - spiega ancora D’Onorio - che li porta ad aprire le porte al magico mondo delle api, scoprendo gli altri importantissimi prodotti che derivano dal meticoloso lavoro di questi instancabili insetti, come la pappa reale, la propoli o la cera. Le api sono un indicatore fondamentale per lo stato di salute della nostra biodiversità e dell’ambiente che ci circonda, per questo è essenziale che fin da piccoli impariamo a conoscerne il mondo e ad apprezzarne ciò che ci donano”.

Nato nel 2004 e strumento didattico innovativo, l’Orto in Condotta stimola i bambini a scoprire il piacere del cibo, il valore della biodiversità e il rispetto dell’ambiente attraverso il rapporto diretto con la terra. Il progetto nasce a scuola, ma coinvolge le famiglie e tutta la comunità locale, crea ponti tra culture e generazioni con il reclutamento dei nonni “ortolani” e rappresenta uno strumento per conoscere il territorio, i suoi prodotti e le ricette. “Oggi sono moltissime le scuole, tra infanzia, primarie e secondarie, che aderiscono al progetto coltivando il proprio orto, con 37.350 alunni in 204 Comuni d’Italia. La preferenza accordata da molti Dirigenti Scolastici a un progetto così impegnativo - conclude la responsabile del progetto - è dettata dalla ricaduta che le attività svolte hanno sulla preparazione delle nuove generazioni: Orto in Condotta offre gli strumenti per mangiare meglio a casa e a scuola, per dare all’alimentazione il giusto peso relazionale, culturale e sociale e per crescere in una comunità”.

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