Dalla caramella Rossana al Campari Soda, dalla moka Bialetti alla scatola di pasta Barilla. E ancora il cornetto e il Kinder Sorpresa: le icone enogastronomiche italiane raccontate dalla Treccani per il compleanno dell’Enciclopedia nata nel 1925. Un viaggio tra gli oggetti simbolo del costume del nostro Paese, dal 1925 al 2015, dove non sono mancate tappe fondamentali della storia wine & food del made in Italy.
Era il 1926, quando la Perugina comincia la produzione di caramelle con nocciole e mandorle, scegliendo il marchio Rossana, omaggio a Roxanne, la donna amata dal personaggio letterario di Cyrano de Bergerac. Nel 1932, invece, arriva il Campari Soda, l’aperitivo monodose ottenuto dalla miscela tra anidride carbonica e Campari. La sua bottiglietta troncoconica, con cui viene commercializzato ancora oggi, fu disegnata dal pittore, scultore e pubblicitario Fortunato Depero. Immancabile, poi, la creazione di Alfonso Bialetti che creò, nel 1933, la prima caffettiera denominata moka, il cui nome deriva da una località yemenita di produzione di caffè di qualità arabica.
Negli Anni 50, e più precisamente nel 1954, Barilla adotta le confezioni standard in cartoncino per tutta la produzione di pasta alimentare. È la prima azienda a farlo, prima di allora la pasta veniva commercializzata in forma sfusa. Nel 1959, invece, il gelataio Spica brevetta nel suo stabilimento di Napoli un’innovazione che cambierà la storia del food design: la cialda del cono gelato, dando vita così al primo Cornetto, il famoso gelato alla crema di latte variegato al cacao magro e ricoperto di granella di nocciole e meringhe, montato sulla speciale cialda.
L’ultima tappa di questo viaggio tra i simboli wine & food d’Italia si conclude con il Kinder Sorpresa, il guscio di cioccolato al latte a forma di un uovo di gallina, contenente una sorpresa giocattolo e introdotto sul mercato nel 1968. Esempio di food design italiano con la maggiore affermazione su scala mondiale che continua, ancora oggi, a piacere a grandi e piccini.
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