Dal “Queso Parmigiano”, ricotta dell’azienda colombiana “Dibufala”, mozzarella e mascarpone della “Delizie italiane” di Bogotá. Nei supermarket di Colombia e Messico spopola la voglia di Italian food, ma per ora si vedono solo “sosia” perfettamente legali. Complice una diversa regolamentazione e le barriere in entrata dall’Ue, che sui formaggi arrivano fino al 125%.
“Non ci aspettavamo - ha detto il presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari italiane, Giorgio Mercuri, in missione nei 2 Paesi assieme al Commissario all’Agricoltura, Phil Hogan e ad una delegazione di 40 imprese europee - tutta questa evocazione dei prodotti italiani ed europei, a riprova che il sounding nel mondo arriva prima dell’originale. Significa che in questi mercati emergenti c’è tanto da lavorare, a partire dalla protezione dei nostri marchi. Abbiamo riscontrato aperture importanti, come nel caso della Colombia, che si è già messa a disposizione per aprire di più il mercato e facilitare l’esportazione di formaggi e carni”.
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