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Il piacere della buona tavola è sacro, e la Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi lancia “Pellegrino per caso: viaggio nel gusto”, progetto che coniuga enogastronomia, rispetto per la tradizione e formazione per gli chef del futuro

Gli italiani lo sanno bene: il piacere della buona tavola è sacro. E Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi lancia un nuovo progetto di marketing territoriale, che coniuga enogastronomia, rispetto per la tradizione e formazione per gli chef del futuro, tutto unito dal filo conduttore dei pellegrinaggi. Si chiama “Pellegrino per caso: viaggio nel gusto”, ed è l’iniziativa basata su due pilastri fondamentali, la valorizzazione dell’imprenditoria locale, che fa del ristoratore l’animatore di un territorio grazie all’arte dell’accoglienza, e l’aspetto formativo, con il trasferimento di competenze alle start up della ristorazione, rappresentate dai professionisti del futuro, e che ha come fiore all’occhiello un concorso rivolto agli allievi delle scuole alberghiere (www.fipe.it).
“Viaggiare, come ha scritto Luis Sepulveda, è un modo per vivere con intensità, una medicina per lo spirito, una ricerca di comprensione e complicità - commenta Marcello Fiore, dg Fipe - anche se i tempi cambiano il pellegrinaggio continua ad avere un valore del tutto particolare e a rappresentare un momento di forte condivisione. Nei pressi dei santuari, che sorgono sempre in località di fascino e rara bellezza, non mancano certo i ristoranti, la versione moderna degli antichi “ospizi”, che sanno accogliere l’ospite con attenzione e qualità delle proposte. Con il contributo delle nostre ristoratrici ci proponiamo di dare valore a questi luoghi raccontandone la storia e mettendo al centro i giovani, grazie ad un concorso, le cui ricette vincitrici diventeranno parte integrante dei menù”.
La prima fase del concorso “Menù del Pellegrino” sarà in collaborazione delle istituzioni locali, le scuole alberghiere e gli enti formativi del territorio. Gli allievi delle scuole avranno il compito di ideare e preparare un piatto a tema, servendosi degli ingredienti della tradizione del territorio in modo che risulti una reinterpretazione moderna di un piatto povero. Tre i driver fondamentali alla base dell’evento spiccano il servizio, il cibo, la cultura e i luoghi: il servizio, inteso come valore dell’accoglienza; il cibo, come strumento di accoglienza; la cultura e i luoghi, per valorizzare la tradizione dei territori coinvolti. In una prima parte saranno raccolte le registrazioni delle ricette realizzate dagli allievi, valutate da una giuria di esperti nel corso di un evento conclusivo.
I piatti vincitori entreranno a far parte dei “menù del pellegrino” promossi dai ristoranti coinvolti nel progetto. Durante l’evento conclusivo verranno inoltre presentate le “sette virtù dell’ospitalità”, un corpus di comportamenti virtuosi che i ristoratori potranno sottoscrivere e adottare come carta di servizio nel proprio esercizio. Il premio finale per gli studenti più meritevoli sarà uno stage in un’Academy di alta formazione. Ma il progetto “Pellegrino per caso” non si esaurisce nel concorso: in tutti i ristoranti aderenti, i pellegrini riceveranno in omaggio una chiavetta con immagini che raccontano la storia e le tradizioni del territorio.

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