Oltre 17,5 milioni di latte lavorato per oltre 3,6 milioni di forme prodotte, per un fatturato complessivo di 23,7 milioni di euro nel 2015, con una crescita dell’export del 17%. Ecco i numeri del 2015 del Pecorino toscano Dop, illustrati dal presidente e dal direttore del consorzio di tutela (www.pecorinotoscanodop.it), Carlo Santarelli e Andrea Righini, insieme all’Assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi. Il consorzio conta 15 caseifici in tutta la Regione a cui fanno capo 870 allevatori, di cui 245 direttamente associati. Nel complesso, nel 2015 il Pecorino Toscano Dop ha generato una fatturato al consumo di 50 milioni di euro, di cui oltre 10 milioni all’estero. Sempre nel 2015, è stato spiegato, a causa dell’aumento della domanda, specialmente dall’estero, all’inizio dell’anno i caseifici hanno addirittura registrato assenza di prodotto fresco e stagionato.
“I numeri del 2015 - ha sottolineato Santarelli - confermano una situazione positiva sia per la produzione che per le vendite. Negli ultimi mesi dell’anno, inoltre, abbiamo registrato un lieve incremento nella produzione di latte e questo fa ben sperare per il 2016, con l’auspicio di poter rispondere in maniera più esauriente anche alla richiesta di Pecorino toscano Dop stagionato”.
Sul fronte della promozione a livello nazionale e internazionale, oltre alle azioni e alla partecipazione a ferie già in atto Righini ha annunciato la volontà “di dare vita a un evento che riunisca tutte le produzioni Dop e Igp della Toscana. Non è facile creare un appuntamento del genere ma vogliamo lavorare per questo appuntamento da tenersi a Firenze nei primi mesi del prossimo anno”. Secondo l’assessore Remaschi “il Consorzio ha fatto un lavoro intelligente e interessante. Oggi la richiesta di questi prodotti è pressante, tanto che nel 2015 non è stato possibile far fronte a tutte le richieste. Ma posso aggiungere che sulle nostre Dop e Igp, complessivamente, la richiesta è 3 volte tanto rispetto a quello che possiamo produrre”.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024