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Slow Food compie 30 anni, che festeggerà il 16 aprile con lo Slow Food Day in 300 piazze d’Italia, da Torino a Napoli, da Roma a L’Aquila. Una giornata all’insegna del “Voler bene alla terra”, leitmotiv del Salone del Gusto e Terra Madre 2016

Slow Food compie 30 anni, che festeggerà il 16 aprile con lo Slow Food Day in 300 piazze d’Italia, da Torino a Napoli, da Roma a L’Aquila, dove soci, simpatizzanti, produttori, scuole e aziende si ritroveranno per spegnere simbolicamente le trenta candeline. Il tema della giornata sarà “Voler bene alla terra”, leitmotiv del Salone del Gusto e Terra Madre 2016, di scena dal 22 al 26 settembre a Torino. Un argomento scelto per la sua attualità, rappresentato come legame con la terra, i frutti che produce e le persone che la vivono; tema che, allo stesso tempo, evoca la semplicità dei piccoli gesti quotidiani nel rispetto dell’ambiente e di noi stessi, sostenendo e promuovendo i diritti del nostro pianeta (www.slowfood.it).
“Ogni sede locale di Slow Food declina il messaggio a seconda delle proprie esigenze, organizzando incontri con i produttori locali per conoscerne le storie e assaggiarne i prodotti - racconta Daniele Buttignol, segretario generale Slow Food Italia - ma anche degustazioni, laboratori e appuntamenti per i più piccoli. Prodotto simbolo di questo Slow Food Day è l’olio extravergine d’oliva, a cui recentemente è stato dedicato un Presidio Slow Food. In occasione dello Slow Food Day presentiamo anche la nuova Guida agli extravergini 2016, che fornisce preziose indicazioni ai consumatori per leggere le etichette e scegliere consapevolmente. Con la nuova tessera Green, inoltre, si sostengono i progetti a tutela dell’olio extravergine di qualità, le attività dell’associazione e l’ambiente che ci circonda”.
“Da trent’anni vogliamo bene alla terra, scegliamo e valorizziamo il cibo buono, pulito e giusto, celebrando chi lo coltiva e lo produce, ed è per questo che diamo appuntamento a tutti in piazza il 16 aprile. Troppo spesso non ci rendiamo conto che noi consumatori con le nostre scelte quotidiane possiamo davvero cambiare le cose. Quando acquistiamo un prodotto, infatti, non solo scegliamo un gusto o un prezzo, scegliamo un modo di produrre e distribuire ben preciso - conclude Buttignol - che può contribuire a salvare il pianeta in cui viviamo”.

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