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Polli Cooking Lab da Cibus: l’Italian way of fooding resiste alle nuove tendenze culinarie, è sempre più apprezzato all’estero e amato dalle star, da Hillary Clinton a Robert De Niro. E della dieta mediterranea fa parte a pieno titolo anche la carne

Resiste alle nuove tendenze culinarie, è sempre più apprezzato all’estero e amato dalle star: è l’”Italian way of fooding”, lo stile di vita più seguito al mondo per il 73% degli esperti. Sintesi perfetta tra convivialità della tavola e valori della dieta mediterranea, contagia star e politici, da Robert De Niro a Hillary Clinton, e viene celebrato dalle più autorevoli testate. Emerge da uno studio promosso dal Polli Cooking Lab, condotto elaborando i commenti di oltre 90 esperti tra nutrizionisti, chef e antropologi dell’alimentazione proprio per Cibus, il salone internazionale dell’agroalimentare. di scena a Parma, da oggi al 12 maggio (www.cibus.it).
I valori che ne hanno determinato il successo dei piatti italiani? La convivialità (81%), i valori della dieta mediterranea (74%) e gli aspetti legati al benessere (69%). In particolare, Hillary Clinton frequenterebbe i ristoranti italiani della Grande Mela per vivere l’atmosfera conviviale e assaporare le prelibatezze del cibo italiano. Non ne sono indifferenti neppure le star del jet-set: vip del calibro di Jennifer Garner, Elizabeth Hurley, Catherine Zeta-Jones, Isla Fisher e Heidi Klum seguono la dieta mediterranea. Anche John Goodman, protagonista de “Il Grande Lebowski” e “Monuments men”, ha confessato al New York Post di averla seguita per perdere oltre 45 chili grazie a verdure, frutta e pesce. E Penelope Cruz non può farne a meno, in un’intervista l’attrice ha dichiarato: “la mia dieta è la dieta mediterranea, rappresenta il buon cibo; cerco di mangiare bene con un occhio alla salute”. Lo stesso discorso vale per Kate Middleton, che ha scelto la tavola italiana per affrontare al meglio la gravidanza, mentre il creatore di Facebook, Mark Zuckerberg durante il suo viaggio di nozze ha goduto di tutti i sapori della cucina del Belpaese. Non è tutto: Robert De Niro non potrebbe vivere senza la mozzarella di Battipaglia, assaggiata sul set di “Manuale d’Amore 3”, grazie a Michele Placido.
Anche i migliori chef sono concordi nel sancire il successo della tendenza: “L’Italian way of fooding ha così tanto successo sia in Italia sia all’estero perché non è una semplice dieta ma un vero e proprio stile di vita - spiega Chicco Cerea del tri-stellato Da Vittorio (Brusaporto) - è sano e gustoso e fa star bene con se stessi. Non dimentichiamo che può contare su prodotti che, dall’Alto Adige alla Sicilia, tutto il mondo ci invidia. Sapori e benessere fanno scaturire la convivialità tipica della tavola italiana, che poi si riflette sui commensali. Per quanto riguarda le ultime tendenze, i piatti più richiesti sono a base di verdure e formaggi freschi, prodotti tipici del Belpaese e amati da tutti”. E quando si parla di dieta mediterranea, si parla a pieno titolo di carne, che con i suoi nutrienti fondamentali, ne è parte integrante. A confermarlo è la nutrizionista Elisabetta Bernardi che, nel sottolineare gli effetti benefici di questo alimento all’interno di un’alimentazione varia ed equilibrata, spiega come gli allarmismi possano portare a scelte dannose per l’organismo. ‘‘Sulla correlazione tra consumo di carne e insorgenza di malattie - ricorda la nutrizionista - le proteine animali, consumate nelle giuste quantità e all’interno di una dieta varia ed equilibrata sono indispensabili per l’organismo; l’importante valore nutritivo è dato dalla presenza di proteine (amminoacidi essenziali) e dalla forte concentrazione di microelementi essenziali per la crescita e lo sviluppo dell’uomo; tutto questo senza contare che, insieme al pesce, hanno la più alta efficienza proteico calorica’’.
Secondo Bernardi, infatti, se si volesse coprire il fabbisogno di proteine con alimenti di origine vegetale si rischierebbe di introdurre allo stesso tempo una quantità eccessiva di altri nutrienti rispetto alle esigenze dell’organismo, assumendo da 3 a 5 volte più calorie rispetto a quelle ottenute con alimenti di origine animale, in particolare tagli magri di carne o pesce. Un consumo moderato di carne all’interno di una dieta varia ed equilibrata, conclude Bernardi, è assolutamente consigliato seguendo le quantità suggerite dai nutrizionisti che includono 1 porzione da 100 g di carni rosse e/o bianche 2-3 volte la settimana e 50 g di salumi 1-2 volte la settimana. In alcune situazioni speciali come la gravidanza e l’allattamento o la crescita si può arrivare a un consumo fino a 4 volte la settimana.

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