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“Nel 2017 l’Italia organizzerà il G7 e Milano deve candidarsi ad ospitare quello della Ricerca e della Scienza”. Così il Ministro Maurizio Martina sul dopo Expo. “Human Technopole che sorgerà sull’area Expo, caso unico di incontro pubblico-privato”

“L’anno prossimo l’Italia organizzerà il G7 e credo che Milano debba essere candidata a ospitare quello della Ricerca e della Scienza. Ci sono delle eredità della Carta di Milano che stanno diventando fatti per il Paese”: questo il messaggio portato dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, all’incontro “Expo, un anno dopo - Ad un anno dalla Carta di Milano, dimensioni, opportunità, idee per un futuro sostenibile”, promosso ieri a Milano per fare il punto sul dopo Expo 2015 Milano, con LabExpo ed il Comune di Milano. Secondo Martina, Milano “deve prendere la leadership nella sicurezza alimentare. Deve diventare la piattaforma sui temi del diritto al cibo, proprio per la credibilità costruita in quei sei mesi”. Il centro che sorgerà sull’area Expo, Human Technopole, “può diventare un caso unico di incontro tra pubblico e privato che segna la continuità con Expo. È una sfida per tutti ed è normale che ci siano confronti su come gestire al meglio questo strumento. Ma abbiamo il progetto ed è importante”.

Proprio ieri è stata approvata in prima lettura alla Camera la Legge contro il consumo di suolo. “È eredità diretta di Expo - ha ricordato il Ministro Martina - come il lavoro fatto su altre leggi come quella sulla biodiversità, l’agricoltura sociale, ecoreati e in prima lettura quella contro gli sprechi alimentari. Siamo davanti a una mole di impegni che rendono Milano una città unica a livello europeo e mondiale. Pochi giorni fa il G7 agricoltura giapponese si è aperto ricordando l’esperienza di Expo Milano 2015 - ha detto Martina - e il suo grande lavoro sui contenuti. Sarà fondamentale continuare a tenere alta l’attenzione sui temi di Expo. Le questioni globali richiamate oggi sono cruciali”. Martina ha ricordato che a fine giugno una delegazione andrà in Israele a inaugurare “il bosco Expo dedicato al semestre milanese. Dobbiamo sentirci addosso la forza di queste esperienze e i riconoscimenti - ha concluso Martina - il Governo andrà avanti nel suo impegno per mantenere gli impegni presi con la Carta e che oggi fanno parte degli Obiettivi del Millennio Onu e di Cop 21”.

“Per il post Expo ci deve essere l’impegno di tutte le istituzioni per rilanciare la città di Milano e tutta la Lombardia a livello internazionale”. Ha detto l’assessore al Post Expo della Regione Lombardia, Francesca Brianza, parlando sul futuro dell’area che ha ospitato il semestre espositivo. “Ci vogliono progetti accattivanti capaci di coinvolgere pubblico e privato - ha aggiunto - l’impegno di Regione Lombardia c’è già concretamente e oggi siamo qui a riconfermarlo. In attesa di quella che sarà la destinazione definitiva però c’è una fase altrettanto importante, quella che abbiamo soprannominato del “fast post” per non lasciare l’area neanche per un momento abbandonata, ma anzi per restituirla da subito alla cittadinanza con una serie di eventi”. In platea, c’era anche l’ex commissario Expo, Giuseppe Sala, che però non è intervenuto.

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