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Se il mondo si ferma per una pausa caffè (solidale) da 5,7 milioni di tazzine: venti Paesi del mondo - e 8.000 Italiani - hanno sostenuto Fairtrade per la “Fair Trade Challenge”, iniziativa benefica a favore del commercio equo e solidale

Da venerdì 13 a domenica 15 maggio, i cittadini di oltre 20 nazioni dei cinque continenti hanno partecipato collettivamente al rito che più di tutti definisce la vita da ufficio, ovvero la pausa caffè, consumando qualcosa come 5,7 milioni di tazzine di caffè nel nome del sostegno al commercio equo e solidale. È il bilancio della “Fair Trade Challenge”, promossa dall’associazione Fairtrade per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del cambiamento climatico che spesso schiaccia i piccoli produttori agricoli di tutto il mondo. Anche 8.000 cittadini italiani hanno partecipato, con ben 52 eventi che, da Torino a Messina, sono stati registrati sul sito dell’iniziativa www.fairtradechallenge.org per un totale complessivo di 11.500 tazze di caffè Fairtrade consumate.
Per Giuseppe Di Francesco, Presidente di Fairtrade Italia, si tratta di “una fantastica risposta alla nostra sfida che dimostra come tutti gli appassionati del caffè di ogni età, nazionalità ed estrazione sociale vogliano fare tutto il possibile per aiutare chi produce la loro bevanda preferita, dimostrando ai piccoli coltivatori di caffè non sono soli nella loro lotta contro gli effetti del cambiamento climatico”.
Il caffè è una delle coltivazioni più colpite dall’aumento delle temperature e delle piogge, dalle inondazioni e dalla siccità. Milioni di produttori di caffè in tutto il mondo stanno lottando per difendere il proprio raccolto e riuscire a mantenere le proprie famiglie.

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