Mancano davvero pochi mesi alla conclusione naturale della Presidenza di Barack Obama, e spesso si tratta anche del periodo nel quale il Presidente uscente cerca di lasciare il segno con provvedimenti che, per quanto minori possano sembrare al momento, non di rado si solidificano nelle abitudini dello stile di vita americano. Come quello che la Food & Drug Administration (o Fda, l’ente federale deputato, tra le altre cose, alla tutela della sicurezza alimentare) ha annunciato, e che impone una nuova dicitura che apparirà sul retro di alimenti e bevande confezionati, elencando i grammi di zuccheri aggiunti e la percentuale massima giornaliera raccomandata. Una decisione contestata dalle aziende produttrici, secondo le quali non ci sarebbe alcuna differenza tra gli zuccheri naturalmente presenti in cibi e bevande e quelli aggiunti. I funzionari dell’ente, al contrario, sostengono che gli zuccheri aggiunti non hanno alcun valore nutrizionale e non fanno altro che aumentare l’apporto calorico complessivo, favorendo l’obesità e il diabete. Fino ad ora, le etichette, insieme alle porzioni raccomandate, hanno mostrato i valori massimi consigliati per grassi, sodio, colesterolo e carboidrati, ma non per gli zuccheri.
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