Jesi, con 113 punti, seguita da Trento, con 111, e da Bologna, con 105: ecco le città d’Italia in cui le mense scolastiche sono migliori, soprattutto da un punto di vista della salubrità e della varietà dei menu. A dirlo un “rating” stilato dai genitori riuniti nella “Rete nazionale dei comitati mensa” (http://goo.gl/5H2iK5), che ha valutato i menu invernali delle mense di 40 grandi città italiane, attraverso il “Menu a punti” dell’Asl2 di Milano, che viene usato per valutare l’equilibrio dei menu scolastici nell’hinterland milanese.
Tra le curiosità, Pisa ha il primato del biologico, con il 100% di alimenti bio utilizzate, Bolzano quello delle verdure, con 38 varietà di verdura fresca utilizzate nelle 4 settimane, mentre a Milano non si usano carne conservate, e Treviso niente salume. Sul fronte del pesce, a Jesi si usa solo quello fresco, a Potenza viene utilizzato 2 volte a settimana, e a Roma se ne usano ben 5 varietà, mentre a Potenza e Perugia si varia molto sui legumi (6 tipologie in 4 settimane), e a Bologna sui cereali, con ben 8 varietà.
Dall’indagine, si rileva poi come i servizi di mensa risultino migliori dove i genitori partecipano al controllo della mensa scolastica, e dove i Comuni hanno mantenuto una governance sul servizio, con una maggiore presenza di cucine interne alle scuole, o con una contribuzione alta dei costi di servizio.
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