Di questi tempi avere un fatturato che si misura nelle decine di miliardi di dollari, e più di un secolo di storia alle spalle, non basta a garantirsi l’immunità all’obsolescenza: la storia degli ultimi trent’anni è piena di venerabili colossi portati a ben più miti consigli, se non direttamente alla “tomba” aziendale, per così dire, da una sempre più rapida innovazione tecnologica. Non stupisce, quindi, che secondo quanto riportato da “Techcrunch” (www.techcrunch.com) il gigante dei cibi confezionati Kellogg’s abbia deciso di tutelarsi, da questo punto di vista, creando un proprio fondo di venture capital, il cui scopo sarà finanziare startup del settore agroalimentare - con la prospettiva di poter riscuotere, se non vantaggi competitivi in esclusiva, quantomeno diritti di proprietà intellettuale o accordi privilegiati di utilizzo.
Il fondo, denominato Eighteen94 Capital - un evidente richiamo all’anno di fondazione dell’azienda da parte del Dottor John Harvey Kellogg e dal fratello W.K. Kellogg, ovvero il 1894 - avrà a disposizione fino a 100 milioni di dollari, presi direttamente dai bilanci dell’azienda madre, da investire in tranche comprese tra gli uno e i tre milioni durante gli stadi iniziali di finanziamento delle startup, comunemente denominati Series A e Series B.
Il focus del fondo sarà concentrato su aziende nordamericane dedicate sia al core business di Kellogg’s (prodotti agroalimentari o biologici confezionati) che sul settore alimentare in senso lato, come ad esempio nuovi tipi di imballaggio, di ingredienti o di tecnologie di marketing e di vendita. Quello del gigante di Battle Creek, in Michigan, non è il primo esempio di multinazionale focalizzata nella produzione e vendita di cibi confezionati, dato che sia General Mills che Campbell Soup Co. hanno propri fondi di investimento dedicati alla stessa attività; del resto, come ha dichiarato il Vice Presidente di Kellogg’s, Gary Pilnick, “La velocità dell’innovazione nel nostro settore è cresciuta notevolmente. Le cose stanno cambiando in fretta, e investire in questo modo è una maniera efficace per capire quello che conterà in futuro”.
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