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In Italia anche il cibo, patrimonio del Belpaese, ha i suoi musei. Per capire come raccontarlo e valorizzarlo, i direttori dei Musei di tutto il mondo (Icom) saranno i visitatori speciali dei “Musei del Cibo” della Food Valley di Parma (8 luglio)

Non Solo Vino

In Italia anche il cibo, patrimonio del Belpaese, ha i suoi musei, aziendali o pubblici, nel più piccolo Paese come nelle grandi città meta di turismo internazionale. Per capire come si fa a raccontarlo e valorizzarlo, i direttori dei Musei di tutto il mondo riuniti nell’Icom-International Council of Museums saranno i visitatori speciali per un giorno, l’8 luglio, dei “Musei del Cibo” della Food Valley di Parma, case history unica di una vera e propria rete museale che “espone” prodotti gastronomici noti a livello mondiale, dal Parmigiano Reggiano al Prosciutto di Parma, ma anche quelli che sono gli elementi fondanti della dieta mediterranea, come la pasta, l’olio, il pomodoro e il vino.
In occasione del congresso internazionale triennale Icom che riunirà i direttori dei Musei di tutto il mondo a Milano dal 4 al 9 luglio, l’organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali che si impegna a preservare, ad assicurare la continuità e a comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale mondiale, ha scelto di visitare la Food Valley. Il territorio parmense oggi vanta il più alto numero dei musei del cibo e del gusto in Emilia Romagna - 7 su 25 sparsi su tutto il territorio regionale.
Info: www.museidelcibo.it

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