“Questo invito di Malagò ha un significato enorme per me. Da ragazzo, quando giocavo in C2, avevo un sogno: arrivare a Italia ’90”: parola dello chef stellato Davide Oldani, che intervistato da “Gazza Golosa”, l’inserto enogastronomico de La Gazzetta dello Sport (http://goo.gl/BkZ15r), si racconta a tutto tondo e commenta con parole emozionate l’invito del Coni ad essere il dominus della cucina di “Casa Italia”. Oldani partirà fra poco meno di un mese, il 28 luglio, e ha dichiarato che la sua cucina per il team olimpico tricolore sarà “orizzontale ed etica, che mette assieme l’Italia e il Brasile. A Bottura, che vuole portare l’esperienza del Refettorio nelle favelas (il Refettorio Ambrosiano di Milano, ndr), ho dato la mia disponibilità. Se mi chiama ci sono. Chi mi piacerebbe incontrare? Bolt, la velocità mi affascina”.
Velocità che in cucina, continua Oldani, conta: “la velocità in cucina è importante, ma dev’essere una velocità ponderata. Lo scatto bruciante ma effimero non serve a niente. Dobbiamo dare il messaggio che buono e sport vanno d’accordo. L’uomo vive solo di cibo e movimento. Il resto è superfluo”.
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