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“L’Artusi” tradotto per la prima volta in francese, il “Premio Speciale Artusi 2016” per la prima volta al monumento vivente della cucina di Francia, Paul Bocuse, tra gli chef più importanti della nostra epoca. La consegna il 5 novembre a Lione

Non Solo Vino
Paul Bocuse, il monumento vivente della cucina francese

Nell’anno delle 20 candeline della “Festa Artusiana”, dedicata alla memoria di una delle figure più importanti della cucina italiana Pellegrino Artusi, il suo libro più celebre, “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” (o semplicemente “l’Artusi”), viene per la prima volta tradotto in francese, e diventa “La Science en cuisine et l’art de bien manger”, grazie alla Casa editrice Actes Sud. E quasi in uno “scambio culturale”, il “Premio Speciale Artusi 2016” sarà assegnato allo chef più importante di Francia, “monsieur” Paul Bocuse, che se lo vedrà consegnare il 5 novembre a Lione.
E così il riconoscimento intitolato ad un monumento della cucina italiana viene assegnato ad un monumento vivente della cucina francese e tra i più importanti chef della nostra epoca.
“Il Premio Artusi 2016 a Paul Bocuse, ovvero al monumento della cucina francese che con una lunga e prestigiosa carriera, è diventato punto di riferimento imprescindibile per la cucina francese e mondiale”, si legge nella motivazione.
Ma non è la prima volta il premio va ad un cuoco di fama mondiale, perchè dal 1997 a tutto il 2007, anno di apertura di Casa Artusi, il centro di cultura gastronomica dedicato alla cucina domestica, la città di Forlimpopoli ha assegnato il Premio Artusi a grandi chef di fama mondiale: 1997 Juan Mari Arzak (Spagna), 1998 Gualtiero Marchesi (Italia), 1999 Jacques Chibois (Francia ), 2000 Alice Waters (Usa), 2001 Renato Gualandi (Italia), 2002 Eckart Witzigmann (Germania ), 2003 Fabio Picchi (Italia ), 2004 Unione ristoranti del buon ricordo (Italia), 2005 Pietro Leemann (Italia ), 2006 Moshe Basson (Israele), 2007 Gino Angelini (Italia ).
Un riconoscimento, quello a Bocuse, che si affianca al “Premio Artusi 2016”, assegnato ad uno degli uomini che più ha contribuito a cambiare il concetto di enogastronomica nel mondo, il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini (la consegna a Forlimpopoli sabato 29 ottobre).

Focus - Chi è Paul Bocuse
Grande innovatore in campo gastronomico, è uno dei più grandi chef del XX secolo e rappresenta l’emblema della cucina francese. Nasce a Collognes-au-Mont-d’Or l’11 febbraio 1926 e comincia da giovanissimo a dedicarsi, con grande passione e un’abilità fuori dal comune, all’arte culinaria. Finito l’apprendistato a Parigi, torna a Lione per prendere in gestione la locanda del padre Georges, trasformandola in uno dei ristoranti più rinomati al mondo. L’Auberge du Pont de Collognes è considerato il vero e proprio tempio della cucina francese che conquista in poco tempo ben 3 Stelle Michelin dal 1965.
Oltre all’Auberge, e alla brasserie l’Argenson, Bocuse gestisce, sempre a Lione, una catena costituita da due ristoranti (l’Est e Le Sud), una rotisserie (Le Nord) e una brasserie (l’Ouest). Bocuse possiede anche due brasserie in Giappone e un ristorante all’interno del Walt Disney World Resort di Orlando, Florida.
I riconoscimenti sono tantissimi, fra cui: Meilleur Ouvrier de France, Cavaliere della Legion d’Oro al Palazzo dell’Eliseo, Chef du siégle nel 1989 da Gault et Millau e nel 1995 diventa, primo chef al mondo, protagonista di un opera che si trova al musée Grevindi Parigi.
Fondatore della nouvelle cuisine, le sue idee in campo culinario coincidono in gran parte con le caratteristiche principali di questo movimento che dà grande importanza alla freschezza degli ingredienti e propone piatti leggeri. Paul Bocuse ha anche scritto diversi libri di cucina, il più noto è “La cuisine du marché” (“La cucina del mercato”, 1976) dove propone il ritorno al piccolo mercato di paese e agli alimenti sani e genuini.

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