L’etichetta più amata dagli internauti italiani è quella dell’Ornellaia 2011, indicata dal 19% degli intervistati dal portale “Spot and Web”. Sul podio anche il Tignanello 2011 di Antinori (16%) ed Brunello di Montalcino Tenuta Greppo 2010 (14%)

L’etichetta più amata e più ricercate dagli internauti italiani è quella dell’Ornellaia 2011: la tenuta di Bolgheri, infatti, ha messo d’accordo il 19% del campione (500 individui tra i 25 e i 60 anni) monitorato dal portale “Spot & Web” (www.spotandweb.it), in collaborazione con un pool di psicologi coordinati dalla dottoressa Serenella Salomoni, tenendo conto, naturalmente, anche dell’aspetto qualitativo dei vini analizzati. Il punto di forza dell’etichetta di Bolgheri, in effetti, è proprio quello di saper bilanciare la pregevole fattura dell’etichetta, che richiama alla tradizione e all’eccellenza, con uno dei vini top del Belpaese, emblema del successo del taglio bordolese in Toscana. Al secondo posto, il Tignanello 2011 di Antinori (16%): “nel suo aspetto quasi regale”, come si legge su “Sport and Web” a proposito di un altro grande vino toscano, seguito, a completare il podio, dall’azienda che ha fatto la storia di Montalcino e del Brunello, Biondi Santi, con l’etichetta del Brunello di Montalcino Tenuta Greppo 2010 votata dal 14% del campione.
Ai piedi del podio, un altro supertuscan, il “Sassicaia 2011” della Tenuta San Guido, tra i più noti al mondo, con il 12,5% delle preferenze, davanti ad uno dei vini simbolo della Valpolicella, l“Amarone della Valpolicella Classico Serègo Alighieri Vaio Armaron 2008” di Masi (10%). Alla posizione n. 6 si piazza il primo piemontese, il “Langhe Nebbiolo Sperss 2010” di Gaja, con la sua etichetta che ha conquistato l’8% degli internauti, mentre alla n. 7 troviamo il “Sagrantino Montefalco 2010 25 Anni” di Arnaldo Caprai (7%), etichetta da gusto retrò diventata sinonimo di Umbria. Alla n. 8 c’è, invece, il “Chianti Rúfina Riserva DOCG Nipozzano 2010” dei Marchesi de’ Frescobaldi (5%), con il “Solaia 2011” di Antinori (3%) alla posizione n. 9 ed il “Santa Cecilia Noto Doc 2010” della siciliana Planeta (2%) a chiudere la classifica.