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Indagine Federcoopesca-Confcooperative: il pesce è “gettonatissimo” dagli italiani sul finire dell’estate, con il 75% del campione che lo sceglie per prolungare i benefici stagionali, ma anche per limitare gli eccessi delle vacanze appena trascorse

Sano, magro, ricchissimo di proteine nobili e, sorprendentemente, anche conciliante il sonno: i benefici del pesce a tavola sono davvero molti, e a quanto pare gli italiani ne sono a conoscenza, nonostante il fatto che a livello nazionale il consumo procapite non arrivi a 20 chili l’anno. Stando ai risultati di un’indagine congiunta Federcoopesca-Confcooperative, tre italiani su quattro lo hanno infatti messo in prima fila per la loro dieta “da rientro”, nei giorni in cui l’estate sta finendo - e non di rado, le vacanze hanno lasciato il loro segno sul girovita.
Secondo il 75% del campione, infatti, l’alimentazione che segue le vacanze dev’essere a base di frutta, verdura e, per l’appunto, pesce - che dev’essere magro (naselli, orate, gamberi d’acqua dolce) se si pensa solo alla linea, ma se leggermente più grasso, ha il vantaggio di conciliare il sonno, grazie agli omega 3. Secondo una ricerca dell’Università di Bergen, in Norvegia, adulti e bambini con bassi livelli ematici di omega 3 e di vitamina D presentano infatti un maggior rischio di disturbi della qualità del riposo. E’ necessario, tuttavia, stare attenti al tipo di cottura prevista, se gli omega 3 sono l’obiettivo primario, dato che le cotture prolungate tendono a degradare facilmente gli omega 3, a differenza di tecniche come bollitura, cottura alla griglia o l’uso del forno.
Federcoopesca ricorda che tra i pesci magrissimi (meno dell’1% di grassi) ci sono naselli, orate, razze, gamberi d’acqua dolce e polpi. Appena sopra, con un contenuto inferiore al 3%, abbiamo invece, sogliole, spigole, trote, palombi, rombi, calamari, seppie, mitili, ostriche e vongole. Arrivando ai pesci semi-grassi (fra il 3 e il 10% del peso totale) ci sono dentici, triglie, tonni, pesci spada, salmoni e sarde, mentre oltre al 10% - una percentuale comunque contenuta rispetto a molti altri alimenti - ci sono aringhe, anguille e sgombri.

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