Dalla tv in access prime time ad un grande mercato che li riunisce tutti assieme, da “Striscia la Notizia” alla tavolata del “Pranzo del Rammendo” (quello tra le nuove generazioni e gli antichi sapori) imbandita sotto gli alberi secolari nel Parco ottocentesco di un bene del Fai-Fondo Ambiente Italiano: sono i prodotti scovati da Davide Rampello nella celebre rubrica “Paesi e Paesaggi” dello storico programma di Antonio Ricci su Canale 5 - e curatore del Padiglione Zero, il più bello dell’Expo 2015 di Milano, e del Refettorio Ambrosiano dello chef Massimo Bottura con la Caritas Ambrosiana - inviato speciale con oltre 100 agricoltori, allevatori, pescatori e artigiani del gusto, selezionati in tutta Italia in più di tre anni e migliaia di chilometri percorsi con la sua troupe, al Castello di Masino a Caravino (Torino, 1-2 ottobre).
Accanto alla mostra mercato, in particolare, en plein air “Paesi e Paesaggi del Gusto” che dà voce all’enogastronomia italiana, quella più nascosta e sconosciuta ma non meno importante, i commensali assaggeranno i piatti della grande tradizione piemontese preparati secondo le ricette delle nonne del paese tramandate da generazioni fino ai giovani cuochi piemontesi che li cucineranno nel Castello: gli studenti della Scuola Alberghiera C.I.A.C. di Ivrea che reinterpreteranno i dettami della tradizione familiare canavese. Si potranno gustare Sformatino di peperoni con seirass e bagna caoda, Cipolle Ripiene, Risotto al salampatata del Canavese, Caponet, Polenta e Suèt gris, fritto misto piemontese dolce accompagnati dai migliori Erbaluce e Rosso Canavese, offerti e raccontati da un sommelier del Consorzio per la Tutela e valorizzazione dei vini Doc Caluso e Doc Carema e Canavese. Ma ci saranno anche presentazioni di libri, laboratori artigianali e attività didattiche per i piccoli ospiti.
Tra i gli artigiani del gusto ci sarà ad esempio Corrado Rodio di Ostuni (Brindisi) che produce olio di olivi di oltre tremila anni. O ancora, Giorgio Amedeo di Castelmagno (Cuneo), produttore del formaggio Dop d’alpeggio “Castelmagno”, Luca Brianti di Santa Lucia di Medesano (Parma), produttore di un norcino di eccellenza e allevatore di suini “Nero di Parma” in via di estinzione, Antonio Carminati produttore dello stracchino della valle Imagna (Bergamo), Mauro Bandirali, produttore del torrone di Crema, Anna Librando, produttrice ligure del famoso fagiolo bianco di Conio, l’azienda agricola Patea di Brancaleone (Reggio Calabria), importante per la lavorazione del bergamotto, che fiorisce e fruttifica nel solo territorio calabrese, e l’apicoltrice Alice Prandi di San Polo d’Enza (Reggio Emilia), che alleva esemplari di api della specie Ligustica e produce il “miele supremo” grazie a una lavorazione al 100% naturale.
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