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Per la giornata mondiale contro l’obesità scendono in campo, con consulenze gratuite, i professionisti dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica. Una patologia sempre più diffusa, anche nella patria della dieta mediterranea

Quasi la metà degli italiani deve fare i conti con sovrappeso od obesità. Il dato è impressionante, e non migliora se si guarda i minorenni, dato che tre di loro ogni dieci condividono il medesimo problema, secondo i più recenti dati del Rapporto Osservasalute - ed è per questo che oggi, giornata globale per la lotta a un problema sanitario globale sempre più pressante, e costoso, i professionisti dell’Adi (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica) saranno disponibili gratuitamente in più di 150 punti in tutta Italia (www.obesityday.org).
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la mancanza di attività fisica e un’alimentazione scorretta provocano 3,4 milioni di morti ogni anno nel mondo: all’obesità e al sovrappeso sono infatti imputabili il 44% dei casi di diabete, il 23% di quelli di malattie ischemiche del cuore e tra il 7% e il 41% di alcune forme di cancro.
Nel nostro Paese, che giustamente si fa vanto dell’essere il luogo di nascita della dieta mediterranea, non meno del 36,2% degli adulti è sovrappeso, e il 10,2% sono obesi - percentuali che fra i soli bambini fra gli 8 e i 9 anni si attestano al 20,9 e il 9,8%. E, tra il 2001 e il 2014, la percentuale totale di cittadini italiani che hanno problemi di peso rilevanti è cresciuta di circa il 3%.

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