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L’integrazione tra scuola e lavoro sempre più fondamentale per l’agricoltura: nasce il protocollo tra Cia, Agia e Rete Istituti Agrari senza frontiere, per favorire l’imprenditorialità giovanile e l’innovazione in un settore fondamentale

La formazione scolastica, anche in campo agricolo, è fondamentale. Anzi, in un Paese come l’Italia, dove l’agricoltura è un settore determinante, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale, paesaggistico e d’immagine, è un aspetto da curare con la massima attenzione, perchè, come hanno ricordato anche il fondatore di Slow Food Carlin Petrini ed il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, nell’ultimo “Salone del Gusto” di Torino, da questi giovani agricoltori e dalla loro capacità di innovare, dipende molto del futuro del Paese, e non solo. Ma oltre alla teoria, anche la pratica rapportata al mondo delle imprese agricole è altrettanto importante. E va in questo senso, al grido di “Integriamo sempre di più scuola e agricoltura”, il protocollo d’intesa siglato tra la Cia - Agricoltori Italiani, l’Agia - Associazione giovani imprenditori agricoli e la Rete Ita - Istituti Tecnici Agrari senza frontiere (composta da 34 Istituti su tutto il territorio italiano), che tra gli obiettivi primari ha proprio quelli di promuovere la conoscenza del ruolo primario dell’agricoltura per la crescita del Paese, assicurare un’alimentazione sana e diversificata e salvaguardare l’ambiente.
“Un accordo che vuole anche favorire la collaborazione tra settore primario e scuola, per arricchire il patrimonio culturale delle nuove generazioni - spiega una nota - in rapporto alle azioni per lo sviluppo rurale, la valorizzazione della multifunzionalità agricola, la pluriattività delle aziende e la promozione dell’imprenditorialità giovanile nel settore. E poi incoraggiare gli studenti di tutte le fasce d’età a fare esperienza diretta sui campi, per la crescita formativa e l’educazione a un’alimentazione corretta e consapevole, sostenendo e potenziando le attività di alternanza scuola-lavoro previste dalla legge”.
Con il protocollo, le parti si impegnano a dar vita a una collaborazione per incentivare lo scambio bilaterale di esperienze e conoscenze; si rendono disponibili a rendere operativa l’intesa, attraverso la partecipazione attiva a progetti, iniziative ed eventi comuni (adesione a bandi e avvisi, presenze nelle fiere, convegni e quant’altro possa rappresentare occasione per la diffusione e la promozione della cultura scientifica, tecnologica, ambientale e agricola); si impegnano a realizzare progetti educativo-formativi per i giovani e le scuole, al fine di divulgare e promuovere lo studio delle materie agricole e di orientare le future scelte universitarie e professionali degli studenti.
Più in dettaglio, la Cia e l’Agia si occuperanno nello specifico di organizzare incontri con le imprese agricole, in primis con quelle gestite da giovani imprenditori, mettendo a disposizione delle scuole, il “saper fare” degli agricoltori nelle attività di coltivazione, allevamento, produzione e trasformazione dei prodotti, nonché la cultura d’impresa e la capacità d’innovare; programmare la formazione e l’aggiornamento per gli agricoltori, che già svolgono, o intendono svolgere, attività educative con le scuole; promuovere l’istituzione di sportelli per lo “start-up” in agricoltura. Da parte sua, la Rete degli Istituti Agrari senza frontiere si impegna a favorire progetti didattici e formativi e a organizzare iniziative nelle scuole finalizzate a promuovere la diffusione e l’approfondimento della conoscenza del mondo rurale, delle attività legate all’agricoltura multifunzionale, della cultura dei territori legata alle attività agricole; favorire tra i giovani studenti le attività di comunicazione sui temi dell’accordo.

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