Dialogo con gli attori europei, in modo da poter riformare un sistema di Politica Agricola Comune che inizia a mostrare i suoi anni, recupero della consapevolezza della forza del settore, sia dentro che fuori i confini nazionali, e tutela del valore dell’innovazione in agricoltura, stimolando gli attori politici a sostenerla adeguatamente e fattivamente. Sono queste, secondo il presidente Confagricoltura, Mario Guidi, le stelle polari dell’agricoltura tricolore nel panorama comunitario, che Guidi stesso ha esplicitato a margine della chiusura del “Global Food Forum” 2016 di Cascina Erbatici (Pavia), dove oltre 200 rappresentanti di Istituzioni, amministrazioni, organizzazioni agricole, istituti bancari e assicurativi, società dell’agroalimentare ed esperti del settore si sono riuniti per uno scambio di idee sul futuro delle politiche agricole ed agroalimentari dell’Unione.
Una formula, quella del Forum, che secondo Confagricoltura si è dimostrata vincente, perché non solo ha permesso una discussione aperta, che non aveva la pretesa di arrivare a conclusioni definitive, ma anche per il suo essere riuscita a mettere insieme tutti gli attori della filiera agroalimentare. “Se gli agricoltori, infatti, sono gli attori principali di questa nuova storia - ha sottolineato il Presidente di Confagricoltura, Mario Guidi - la trama comporta la partecipazione di altri soggetti. E il dialogo diventa fondamentale”. Nelle conclusioni, condivise con Xavier Beulin, Presidente del “sindacato dei sindacati” agricoli francese Fnsea, Guidi ha sottolineato come il contesto europeo sia profondamente cambiato e quanto gli strumenti a disposizione oggi siano inadeguati. “Occorre avere un nuovo approccio al cambiamento”, ha sottolineato, “lasciare quello che non serve, avere il coraggio di proporre modifiche, anche sostanziali, e dire no, quando occorre. Dobbiamo recuperare la consapevolezza della nostra forza di agricoltori, in campo produttivo, ambientale, energetico e sociale. E con questo spirito dobbiamo affrontare la prossima riforma della Pac”.
La Pac e il budget europeo, come mantenere l’agricoltura in tutta l’Europa, come aumentare la capacità di resistenza delle aziende di fronte alle crisi, come affrontare le questioni legate ai cambiamenti climatici, alla nutrizione e alla salute pubblica ai accordi commerciali, come bilanciare gli equilibri all’interno della catena alimentare, come gestire le conseguenze della Brexit. Su questi temi i delegati si sono confrontati divisi in gruppi di lavoro, giungendo a delle raccomandazioni che saranno presentate il prossimo 14 dicembre al Parlamento Europeo a Strasburgo. “Ma il Global Food Forum non finisce oggi - ha concluso Guidi - perché la discussione continua, con un effetto virale che ci consentirà di arrivare più forti e consapevoli ai prossimi appuntamenti europei”.
Ma il Presidente Confagricoltura non si è limitato a commentare il panorama europeo ed internazionale: “Gli agricoltori”, ha dichiarato al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, “hanno da tempo intrapreso la strada della sostenibilità ambientale, consapevoli dello stretto legame tra qualità delle produzioni, tutela del territorio, risparmio idrico ed efficientamento energetico”. “Va dato atto a questo governo - ha continuato Guidi - di avere sancito definitivamente il patto tra agricoltura e ambiente, e di aver sostenuto un processo di sostenibilità ambientale che andasse di pari passo con la competitività del sistema imprenditoriale”. E proprio “Per proseguire su questa strada e per raggiungere gli obiettivi che la Ue ci ha dato, gli agricoltori hanno bisogno di investire in innovazione. Le nuove tecnologie sono il grande alleato dell’ambiente. Per questo chiediamo al governo di sostenere e accompagnare le imprese agricole in questo processo di ammodernamento”.
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