Dopo il 2,3% dell’abbigliamento, è proprio il 2% di crescita anno su anno del settore food a trainare il multiforme mondo del franchising, che continua con una crescita non impetuosa nel complesso - +0,5% - ma costante negli ultimi due anni, per un fatturato totale di 23 miliardi di euro, 950 aziende franchisor e 51.000 punti vendita, per un totale di 188.000 posti di lavoro. Emerge alla vigilia del Salone Franchising Milano, n. 31 di scena, dal 3 al 5 novembre, a Milano(www.salonefranchisingmilano.com).
Inoltre, il settore del cibo è tra quelli che ha registrato la variazione percentuale positiva dell’interesse più rilevante dal 2015 al 2016, in un periodo non certo facile per l’economia nazionale nel suo complesso: +6,8%, per una percentuale del 28,3% e il gradino del podio più alto, anche sopra il fashion medesimo, che si ferma al 25%. Nel complesso, il franchising pesa per il 5,4% sul totale del commercio al dettaglio, e secondo Antonio Fossati, presidente Salone Franchising Milano, il settore alimentare cresce in quanto “ specializzato, si vedano i negozi per celiaci, vegetariani, i ristoranti a tema, le friggitorie e le pizzerie. Ma, oltre ai grandi brand del franchising, stanno crescendo anche franchisor che riscoprono i vecchi mestieri (sartoria, macelleria, pasticceria) e li ripropongono al grande pubblico”.
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