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Fonte Ansa - Nessun vuol mangiare un sano hamburger con farina di grilli? In Italia il cibo a base di insetti è vietato per rischi ambientali e sanitari, “ma è nutriente, sostenibile e anche buono: così Marco Ceriani, presidente start up Italbugs”

“Nessuno vuole mettere l’insetto crudo sul piatto ma perchè non consumare un sano hamburger con farina di grilli o il panettone con la farina del baco da seta?”. Marco Ceriani, presidente Italbugs, start up di ricerca scientifica che si occupa dal 2000 di insetti edibili, è assolutamente convinto che il cibo a base di o con insetti, in Italia vietato per rischi ambientali e sanitari, “è nutriente, sostenibile e anche buono. Gli insetti - afferma Ceriani, protagonista, nei giorni scorsi, di un’audizione alla Commissione Agricoltura del Senato dove si sta discutendo sulla possibile rimozione dei veti legati agli insetti nel piatto - sono il cibo del futuro in un mondo dove la domanda alimentare cresce molto più rapidamente dell’offerta disponibile. Gli insetti come alimento nutrono già oggi 2 miliardi di persone in oltre 50 Paesi al mondo, osserva Ceriani, e sono una fonte di cibo nutriente e sostenibile che consente un minor utilizzo di risorse ambientali. Oggi le istituzioni europee già prevedono l’utilizzo di insetti nell’alimentazione animale e dal primo gennaio 2018 si apriranno le porte alla libera circolazione di alimenti a base di insetti nell’Unione europea”. Ceriani racconta la sua esperienza di start up in fuga: “noi come Italbugs abbiamo trovato ospitalità presso il Parco tecnologico di Lodi anche per la decennale ricerca scientifica portata avanti sull’argomento, ma come sede legale ci siamo stabiliti a Wageningen in Olanda, dove ci era consentito di operare e dal prossimo anno commercializzeremo i nostri prodotti, a partire da farine a base di insetti per poi proporre il Panseta, il primo panettone al mondo ottenuto con farina di baco da seta di cui abbiamo già sfornato i primi assaggi”.

“Al momento - aggiunge Ceriani - rientrano nel novel food e sono legati a regolamenti specifici, ma Belgio, Paesi Bassi, Francia e Inghilterra già permettono allevamenti e produzione, controllata e normata, di insetti ad uso alimentare. Il Belgio è stato il primo Paese in Europa a pubblicare un parere sui rischi alimentari, chimici, microbici e allergenici consentendo l’utilizzo nell’alimentazione umana di dieci specie di insetti edibili e autoctoni. L’Italia con i suoi veti agli insetti edibili - prosegue Ceriani - rischia solo di arrivare in ritardo e di dovere poi aprire le porte all’import magari anche dall’etichettatura poco chiara”.
“È chiaro che non si possono aprire le porte a tutti gli insetti, perchè possono costituire un rischio sia per l’ambiente che per la salute umana - conclude Ceriani - È dunque compito del legislatore operare affinchè i possibili rischi di contaminazione ambientale vengano risolti al minimo individuando specie di insetti autoctone e prive di rischi ecologici”. La scelta di alcune specie autoctone come il baco da seta, secondo Ceriani potrebbe originare, oltre a un impulso economico, anche un ritorno alla terra in alcune zone agricole dismesse.

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