450.000 euro, record storico assoluto, con il lotto più importante, quello formato da due tartufi del peso complessivo di 1.170 grammi (abbinato una magnum di Barolo Gran Bussia 2005 di Poderi Aldo Conterno e ad una 5 litri di Barbaresco Roncaglie 2011 di Poderi Colla), conquistato dallo chef cinese Zhenxiang Dong per 100.500 euro: ecco i numeri da capogiro dell’“Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba”, che il 13 novembre al Castello di Grinzane Cavour, ed in collegamento con Philadelphia, dalla Union League, in Usa, e con Hong Kong, grazie alla ormai storica collaborazione dello chef Umberto Bombana dell’8 e ½ Bombana (fresco di riconferma come unico tristellato Michelin italiano fuori dall’Italia, ndr), che ha visto finire sotto il martelletto pregiatissimi tartufi bianchi (il più piccolo un pezzo da 290 grammi, andato per 5.100 euro ad una appassionata cinese in sala a Grinzane Cavour), abbinati a pregiate bottiglie di Barolo e Barbaresco (in collaborazione con il Consorzio , due vini simbolo delle Langhe Patrimonio Unesco con i loro paesaggi vitati. Un incasso totale decisamente superiore sia all’edizione 2015, che aveva raccolto 287.500 euro, ma soprattutto battuto il record storico del 2007 di 364.600 euro, che conferma la crescente importanza dell’Asta per la valorizzazione del tartufo nel mondo, e la grande passione che il più pregiato dei “tesori” del bosco genera in ogni angolo del mondo. Soprattutto ad Oriente, come dimostrano gli oltre 260.000 euro complessivi raccolti dai 5 lotti battuti proprio all’8 e ½ Bombana.
“L’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba continua a entusiasmare le platee internazionali di estimatori di questo meraviglioso prodotto. Questa eccellenza della nostra terra - ha commentato Tomaso Zanoletti, presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour - riesce a diffondere un messaggio di positività e solidarietà, portando risorse a realtà che operano con finalità filantropiche. Siamo ancora una volta molto soddisfatti dei risultati e rivolgiamo un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita dell’evento”.
“La sinergia generata dall’incontro tra Tartufo Bianco d’Alba e i grandi vini del nostro territorio - ha aggiunto Orlando Pecchenino, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani - è ormai un biglietto da visita consolidato in un mercato, come quello statunitense, che continua a dare molte soddisfazioni, mentre i numeri testimoniano anche la crescita dei mercati dell’estremo oriente”.
E tra i tanti volti noti del mondo dello spettacolo e del giornalismo gastronomico che hanno sostenuto anche quest’anno l’Asta Mondiale del Tartufo, come Enzo Iacchetti, Roberta Lanfranchi e gli imitatori Emanuela Aureli e Andro Merkù, noto al grande pubblico per le sue incursioni radiofoniche a “La Zanzara” di “Radio24”, il Gastronauta de “Il Sole 24 Ore” Davide Paoline e l’imprenditore Giovanni Rana (che si è aggiudicato anche uno dei lotti in asta, per 7.000 euro), tra gli altri, sono stati nominati anche tre nuovi “Ambasciatore del Tartufo Bianco d’Alba nel mondo”: i bistellati Michelin Mauro Colagreco, patron del Mirazur di Mentone (Francia), n. 6 nella classifica 2016 dei “The World’s 50 Best Restaurants”, e Philippe Léveillé del Miramonti L’altro di Concesio di Brescia, oltre allo stesso Zhenxiang Dong, pluripremiato chef dell’omonima catena Da Dong, che, oltre al lotto più pregiato dell’asta, ha conquistato anche questo riconoscimento.
In un evento che, come da tradizione, ha un fine benefico: del ricavato dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba 2016 negli Stati Uniti, ne beneficeranno le attività filantropiche della National Italian American Foundation, a Hong Kong le risorse raccolte dal Mother’s Choice verranno utilizzate per dare sostegno ai bimbi orfani e alle giovani mamme in difficoltà, mentre in Italia i fondi saranno ripartiti tra la Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra Onlus e le popolazioni terremotate del centro Italia, in particolare della città di Norcia, “capitale del Tartufo Nero”, con una delegazione della cittadina umbra presente a Grinzane Cavour.
E, intanto, con l’arrivo del vero autunno, migliora in Italia la stagione del tartufo, già buona in qualità, ora anche più generosa in quantità. E da Alba, nel bel mezzo del Mercato Mondiale della “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”, edizione n. 86 (che chiude il 27 novembre; www.fieradeltartufo.org), alle Crete Senesi in Toscana, alla vigilia dell’apertura della “Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi”, edizione n. 31 (12-20 novembre; www.mostradeltartufobianco.it), “migliorano” anche i prezzi: nelle Langhe, scendono a 3.500 euro al kg, “grazie ad un andamento climatico più favorevole, con le temperature più basse che permettono una resa migliore dei tartufi”, fa il punto a WineNews il Centro Studi Nazionale del Tartufo; “per il tartufo bianco delle Crete senesi - dice Paolo Valdambrini, presidente dell’Associazione Tartufai Senesi - la stagione si presenta di ottima qualità, ma, per ora, non particolarmente generosa in quantità. Per questo il valore al chilo sarà superiore al 2015 anche se non raggiungerà prezzi iperbolici. Attualmente siamo su 2.500-2.600 euro al kg con oscillazioni in alto e in basso a seconda della pezzatura. Ma possono ancora esserci variazioni significative in dipendenza dell’andamento meteorologico. Se le previsioni meteo saranno rispettate, credo che la quotazione possa scendere, perché avremo una quantità maggiore.
Da un territorio vocato all’altro, in Toscana a San Giovanni d’Asso, il tartufo bianco delle Crete Senesi è pronto all’apertura della Mostra Mercato. Un appuntamento tradizionale e di lunga data, dedicato ad uno dei tuberi più apprezzati d’Italia, che quest’anno celebra le “nozze-degustazione” con un altro simbolo del made in Italy, il Brunello di Montalcino (al Castello di San Giovanni d’Asso, domani), in vista della fusione tra i Comuni di Montalcino e San Giovanni d’Asso. E se, restando in Toscana, anche la “Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato”, edizione n. 46, si è aperta nel weekend (13 novembre-4 dicembre; www.sanminiatopromozione.it) e, anche qui, protagonisti saranno anche i vini dell’Associazione Vignaioli di San Miniato (le cantine Agrisole, Cosimo Maria Masini, Fattoria di Sassolo, Montalto, Pietro Beconcini Agricola, Tenuta di Cusignano; www.vignaiolisanminiato.it), nelle Marche la “Fiera nazionale del Tartufo Bianco d’Acqualagna” si chiude il 13 novembre (www.acqualagna.com), mentre c’è ancora tempo fino al 21 novembre per assaggiare il tartufo in Umbria, all’edizione n. 37 della “Mostra del Tartufo Bianco” a Città di Castello (www.iltartufobianco.it).
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