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Danni già nell’ordine dei milioni di Euro per l’eccezionale ondata di maltempo che sta devastando il nord-ovest: anche se stime attendibili sono al di là da venire, secondo il monitoraggio Cia - Agricoltori Italiani, c’è da aspettarsi gravi danni

Come le cronache degli ultimi giorni non hanno mancato di sottolineare - con servizi e testimonianze che lasciano poco spazio all’immaginazione - la situazione creatasi nel nord-ovest d’Italia come conseguenza delle eccezionali precipitazioni delle ultime 72 ore è potenzialmente critica, e anche nel centro Italia il quadro è tutt’altro che roseo. E, stando al monitoraggio di Cia-Agricoltori Italiani al riguardo, anche se è impossibile allo stato attuale elaborare stime attendibili i danni, anche all’agricoltura, in poche ore l’ordine di grandezza delle perdite si misura in milioni di euro.
Asti, Cuneo e Alessandria sono le province che stanno vivendo i maggiori disagi, con quest’ultima in allerta per la situazione dei fiumi, a rischio esondazione - e anche il versante ligure è sott’acqua, con le piogge più violente che hanno interessato paesi in quota. Tanta pioggia anche nelle province di Imperia e Albenga, mentre preoccupa meno il territorio genovese. E anche se maggiori difficoltà sono per i centri urbani, per le attività agricole c’è forte preoccupazione: oltre ai danni materiali ad attrezzature e strutture, serre in particolare, si aggiungono quelli della logistica, che tocca principalmente gli allevamenti zootecnici, ma sono state spazzate via anche le coltivazioni orticole in pieno campo delle verdure autunnali. Di conseguenza, secondo l’associazione di categoria, oltre a recepire lo stato di calamità fin da subito il Governo dovrà intervenire per l’emergenza delle aree investite, inserendo misure dedicate già nell’attuale Legge di Bilancio.
L’areale agricolo investito dal maltempo costituisce un serbatoio importante per l’economia complessiva del settore primario in Italia, e non solo per il settore enoico, anche se per fortuna la fase della vendemmia si è già conclusa normalmente, ma anche per quello, di grande tradizione, dei formaggi di qualità e orticolo. Piemonte e Liguria assieme, sottolinea Cia, generano una produzione agricola che vale 4,5 miliardi di euro e ben 2,4 miliardi di valore aggiunto, e da sole coprono il 15% dell’export agroalimentare del Paese, toccando quota 5,5 miliardi di euro movimentati ogni anno.

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