Abbondano le statistiche che individuano nei regali enogastronomici e gourmet i veri protagonisti, insieme al sempreverde hi-tech, dei regali dell’ormai imminente Natale: ma secondo il Centro Studi di Confcooperative, i regali wine & food saranno anche i più “riciclati”, con il 39% del totale dei doni che finiranno, in un modo o nell’altro, in mani diverse dal ricevente originale.
Secondo il Centro Studi, i “riciclatori” italiani saranno 18 milioni: il 50% regalerà ad altri quanto ricevuto, mentre il 20% li ricambieranno con buoni d’acquisto nei negozi di provenienza e 3 su dieci proveranno a venderli online - e di questi ultimi, il 90% ha meno di trent’anni.
Oltre ai prodotti enogastronomici, in questa forma festiva di economia di “seconda mano” sono fortemente presenti il vestiario invernale (26%), i libri e i Dvd (23%) e profumi e prodotti cosmetici, con il 12%. Dallo studio emerge, inoltre, che nonostante i 3 miliardi di euro in più garantiti dalle tredicesime (+0,7%), gli italiani non sono affatto propensi a spendere di più per fare regali ad amici e familiari, ma concentreranno invece questo reddito aggiuntivo per spese personali e per rimpinguare i risparmi.
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