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Sigep (22-25 gennaio 2017, Rimini) - I numeri del settore: tra gelato & caffè, due passioni degli italiani che valgono oltre 12 miliardi di euro di giro d’affari ogni anno solo nel Belpaese, e generano oltre 500.000 posti di lavoro

Gelato e caffè sono due passioni degli italiani, due simboli dell’italian style alimentare, che hanno anche un valore economico notevole: oltre 12 miliardi di euro solo nel Belpaese, se si mettono insieme i fatturati di gelaterie, torrefazioni e bar, e più di 500.000 posti di lavoro. Numeri importanti, quelli delle due filiere, messi in evidenza dal Salone Internazionale della Gelateria e Pasticceria (www.sigep.it), che chiude oggi a Rimini.
Il caffè, in particolare, si conferma la bevanda più amata dagli italiani: lo beve oltre il 97% delle persone, con una media di 4 tazzine al giorno, anche se il Belpaese è solo al nono posto in Europa per consumi complessivi (5,6 kg a testa all’anno). Eppure, il business che sviluppa è impressionante: tra torrefazioni e commercio al dettaglio di caffè torrefatto, ci sono oltre 2.900 imprese, che danno lavoro a quasi 9.500 addetti. Il fatturato complessivo delle torrefazioni italiane (dato 2015) è di 3,3 miliardi, di cui 1,2 miliardi di euro destinati all’esportazione, con una importante crescita dell’export del +11% sul 2015. In aggiunta, i bar italiani servono in un anno 6 miliardi di espressi per un volume d’affari di 6,6 miliardi di euro è un’occupazione di oltre 363.000 persone. Guardando alle vendite nella grande distribuzione per il consumo domestico, si osserva esclusivamente una crescita di quelle di caffè in capsule (+21,3%), mentre resta stabile il caffè macinato moka, e scendono il macinato espresso (-2,8%), il caffè in grani (-1,3%), il caffè solubile (-3,5%) e le cialde (-5,8%).

La prima regione per numero di imprese è la Lombardia, con 421 attività tra torrefazioni e commercio di caffè, seguita da Sicilia con 320 e Campania con 299, mentre per numero di persone impiegate al top c’è il Piemonte con 1.482, seguito da Emilia Romagna con 1.135 e Lombardia con 990 (dati Fipe e Osservatorio De Longhi).
Dalla tazzina a coni e coppette: le stime più attendibili parlano di un consumo di 12 chili pro capite all’anno di gelato per gli italiani, con il 66% dei consumi che riguarda il gelato artigianale, per un giro d’affari superiore ai 2 miliardi di euro. L’Italia è il primo paese al mondo nel quale si assiste a questo predominio nella preferenza dei consumatori.
39.000 le gelaterie, compresi bar e pasticcerie che vendono anche il gelato artigianale, che danno lavoro a oltre 150.000 persone, il 10% in più rispetto a cinque anni fa. La più alta concentrazione di laboratori artigianali si trova in Lombardia (6.093), seguono Veneto (3.512) e Emilia-Romagna (3.273).
Nel Belpaese il 52,9% della domanda di gelato è concentrata nelle regioni del Nord Italia, distribuita in tutti i mesi dell’anno. Il Sud ne consuma il 29,4%, con vendite legate soprattutto al periodo estivo, mentre il restante 17,6% è acquistato nell’Italia centrale, soprattutto in estate.
E Grazie a questa sua “vocazione” gelatiera, l’Italia è leader mondiale anche nel settore della produzione delle macchine e attrezzature per gelato e gelaterie. Si tratta di un sistema industriale che conta 15 imprese, 1.500 addetti (6.000 con l’indotto) e controlla quasi il 90% del mercato mondiale. Senza dimenticare l’industria degli ingredienti e dei semilavorati per il gelato che vede attive in Italia oltre 80 imprese, 2.000 addetti e un fatturato di oltre 250 milioni di euro (dati Confartigianato, Aiipa - Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari e Acomag - Associazione Nazionale Costruttori Macchine ed Attrezzature per Gelato).

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