“Mangia quel che vuoi! I chili di troppo svaniranno nella notte!” è quello che la maggior parte delle diete ci promette per essere seguite: zero fatica, zero compromessi. E poi le diete vanno e vengono, sono ormai spesso una questione di moda, ma la verità è che sono, per chi vi si attiene davvero, difficili da seguire, spesso non funzionano e a volte possono persino nuocere alla nostra salute. Con queste premesse la rivista (www.usnews.com) ha stilato, per il settimo anno consecutivo, la classifica delle migliori diete del 2017: ne ha analizzate ben 38 per diversi aspetti ed è arrivata ad eleggere (di nuovo, per la settima volta) la Dash Diet come più affidabile, subito prima della nostra Dieta Mediterranea (che sul 2016 ha guadagnato ben 2 posizioni), seguite dalla Mind Diet
Molti storceranno il naso, ma bisogna tener presente che questa classifica è tarata sulle condizioni di salute e sulla cultura gastronomica degli Stati Uniti: la Dash Diet (Dietary Approaches to Stop Hypertension) è infatti la più adatta per contrastare l’ipertensione, una malattia quasi endemica fra gli americani, come sostiene il professor Giorgio Calabrese, docente di Dietetica e Nutrizione Umana nonché presidente del Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare Ministero della Salute, del Ministero delle Politiche Agricole del Dipartimento Ricerca Scientifica della Fondazione Internazionale Luigi Einaudi, intervistato in proposito dal quotidiano nazionale La Stampa (www.lastampa.it).
Il panel di esperti in nutrizione, dieta, obesità, psicologia alimentare, diabete e malattie cardiovascolari, riconosciuti al livello nazionale e formato da Us News, ha quindi analizzato le diverse diete secondo 5 criteri: la facilità di attuazione, il livello di nutrienti che apporta, la sicurezza, l’efficacia nel far perdere peso e la protezione in riferimento a diabete e malattie cardiovascolari. La dieta Dash, nata in principio per contrastare l’ipertensione, si è così rivelata anche efficace come dieta quotidiana, proprio in virtù del suo equilibrio: si enfatizzano semplicemente i cibi che ci hanno sempre detto di mangiare, come frutta, verdura, cereali, proteine e latticini magri, e diminuire i cibi che si amano (dolci e carni piene di grassi e calorie), il tutto condito da pochissimo sale.
La differenza di punti fra le prime due posizioni è di un decimo: 4.1 la dieta Dash, 4.2 la dieta Mediterranea: “sono due protocolli alimentari che tutto sommato si somigliano per molti aspetti: sono caratterizzati dalla ricchezza di frutta, verdura, cereali integrali, olio extravergine d’oliva, noci e una riduzione di grassi saturi di origine animale e zuccheri. Dichiarare tra le due qual è la vincente - chiarisce ancora il professor Calabrese - non è utile: importante è sapere che si tratta di due diete equilibrate”. Sul lungo periodo però pare vincano i benefici della Dieta Mediterranea, motivo per cui, secondo il professor Calabrese, a breve anche negli Stati Uniti soppianterà la dieta contro l’ipertensione.
La Mind Diet, che occupa la posizione n. 3, consiglia invece di cibarsi preferibilmente con tutti quegli alimenti che fanno bene al cervello e che aiutano a contrastare l’Alzheimer: nello specifico verdure a foglia verde, noci, frutti di bosco, legumi, cereali integrali, pesce, pollame, olio di oliva e vino e raccomanda invece di limitare al massimo i cibi come la carne rossa, il burro e la margarina, il formaggio, i dolci i fritti o i cibi da fast food e cibi grassi. Un altro deja vu, principi che oggi sono dettati più dal buon senso e che sono riprese anche dalle due diete alla prima e seconda posizione.
In somma, le diete più affidabili ed equilibrate sono quelle più varie e che aiutano a mantenerci in salute: perdere chili diventa quasi secondario ma automatico, se associate a della buona attività fisica, come tutte raccomandano. Una curiosità, a proposito di mode: le gettonatissime dieta vegana, dieta a Zona, dieta crudista e dieta Dukan, si trovano rispettivamente alla posizione n. 16, n. 25, n. 32 e n. 37. Tutte e quattro possono comportare rischi più o meno elevati per la salute, se non seguite in modo appropriato, perché non apportano in modo sufficiente alcuni nutrienti chiave, come ad esempio il calcio, le vitamine D e B-12 o lo zinco e il ferro nei vegani e nei crudisti, le fibre e il potassio nella dieta a Zona; in particola modo la dieta Dukan, vietando interi gruppi di cibo può portare a danni alla salute nel lungo termine.
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