Stanchi di rendere fantasiose le vostre insalate con la solita frutta? È ora di scoprire i fiori: garofani, begonie, calendule, ma anche nasturzio, margheritine e alcune specie di salvie potranno ornare, oltre che i davanzali, anche i piatti. 50 specie sono quelle già note, ma presto se ne conosceranno altre 20, grazie al progetto “Fiori commestibili”, che parte da Sanremo e vede protagonista il Crea - Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, in collaborazione con la Camera di Commercio di Nizza, un istituto di formazione di Antibes e gli atenei di Genova e Torino.
“È un progetto italo-francese - spiega Barbara Ruffoni responsabile Crea di Sanremo - finanziato con i fondi europei di sviluppo territoriale. I fiori commestibili sono una cinquantina in tutto, ma noi abbiamo nel cassetto un’altra ventina di specie che ancora non sono sul mercato. Coinvolgeremo gli chef per dare questo importante input.Questa filiera dei fiori commestibili - continua Ruffoni - è particolarmente interessante perché in crescita. Ne abbiamo di molti tipi: alcuni li mangiamo già senza saperlo, come i fiori di zucca o il carciofo, ma ci sono anche le begonie e i garofani, soltanto per citarne alcuni, e tanti altri sapori che fanno peraltro bene alla salute”.
Info: www.crea.gov.it
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