Con un’app ormai si può fare di tutto, acquistare vestiti e scarpe, leggere notizie da tutto il mondo, rintracciare la macchina in un parcheggio, montare video e modificare foto. Il progetto Foodscovery vuole sfruttare la tecnologia e il mondo delle app per accorciare la filiera dei prodotti agricoli, passando dal produttore al consumatore attraverso un click, privilegiano i piccoli produttori del Belpaese. In collaborazione con Slow Food Italia, Foodscovery ha infatti sviluppato un’applicazione che vuole mettere a disposizione dei produttori di piccola scala di prodotti, dei Presìdi Slow Food, e non solo, un software per entrare a far parte di un ampio mercato virtuale e allargare così il loro raggio d’azione in tutta Italia e anche oltre i confini nazionali. Un software capace anche di assisterli nella gestione del magazzino e nelle principali incombenze amministrative, collegate alla logistica e alla commercializzazione dei loro prodotti. Foodscovery avrà così un nuovo programma per acquistare facilmente formaggi, salumi, pesce, carne, olio, vino e dolci scegliendo direttamente sul sito dall’ampio catalogo a disposizione, ricevendo le eccellenze regionali direttamente a casa propria con un solo click, mettendosi direttamente in contatto con il produttore.
“Oltre a digitalizzare le imprese agricole e alimentari di piccola scala - spiega Roberto Burdese, consigliere delegato di Slow Food Promozione - garantendo per chi acquista un rapporto diretto con il produttore (saltando così i passaggi della distribuzione tradizionale), l’accordo con Foodscovery fornirà anche ai ristoranti e ai negozi uno strumento utilissimo per approvvigionarsi dai produttori dei Presìdi Slow Food e da altri produttori di qualità, facilitandone così la logistica e la spedizione, spesso complicata proprio per queste piccole realtà”.
“Siamo molto orgogliosi - sottolinea Fabio Di Gioia, Ceo Foodscovery - di questa collaborazione con Slow Food Italia, che premia l’ottimo lavoro fatto in questi anni di avviamento del nostro progetto, e che potrà generare molti vantaggi per le piccole realtà produttive, in linea con lo scopo per cui è nata Foodscovery, ovvero scoprire, supportare e rendere accessibili a chiunque e ovunque specialità gastronomiche locali al fine di assicurarne la continuità produttiva e la sostenibilità economica”.
Il tour di presentazione di Fooscovery è ancora in scena, ma già sin da ora i produttori possono contattare i referenti di Slow Food e Foodscovery per avere maggiori informazioni e verificare la possibilità di aderire alla piattaforma. “Con Foodscovery abbiamo deciso non solo di fornire un supporto alla digitalizzazione delle piccole imprese - conclude il segretario generale di Slow Food Italia, Daniele Buttignol - ma anche un sostegno a uno dei progetti più importanti di Slow Food: il 5% del fatturato generato grazie alla nostra collaborazione verrà infatti investito nella realizzazione di nuovi Presìdi Slow Food, per tutelare produzioni a rischio di estinzione che sono parte del grande patrimonio di biodiversità del nostro Paese. Si parte con la riapertura del Presidio calabrese del pecorino del Monte Poro, formaggio a pasta cruda di latte ovino a volte miscelato con piccole quantità di latte caprino, prodotto ancora seguendo le tecniche tradizionali”,
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