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I piccoli agricoltori africani lanciano un messaggio ai leader mondiali all’Onu a New York, scrivendolo direttamente sulla terra: un gigantesco “Field Report” con tanto di grafici e dati, per spiegare l’importanza degli investimenti a lungo termine

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I piccoli agricoltori africani lanciano un messaggio ad Onu scrivendolo sulla terra

Sedici piccoli agricoltori africani di Kasama, un villaggio dello Zambia settentrionale, lanciano un messaggio ai leader mondiali riuniti a New York per l’Assemblea Generale dell’Onu (18-20 settembre), scrivendolo direttamente sulla terra che lavorano: un gigantesco “Field Report” (“rapporto sul campo”: https://www.ifad.org/thefieldreport/), realizzato, con tanto di grafici e dati, in collaborazione con il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (Ifad), per spiegare l’importanza degli investimenti a lungo termine a sostegno della piccola agricoltura, per porre fine a povertà e fame entro il 2030.
Un grande grafico a torta dimostra come l’Africa disponga del 25% dei terreni coltivabili a livello mondiale, ma produca solo il 10% dei prodotti agricoli (il continente africano spende 35 miliardi di dollari in importazioni di cibo ogni anno, ma potrebbe essere auto-sostenibile, se il denaro fosse investito per sostenere la piccola agricoltura e le infrastrutture rurali). Un grafico a barre realizzato con il fogliame locale, invece, illustra il tasso di crescita delle popolazioni in zone urbane, dovuto all’abbandono delle zone rurali: entro il 2030, il 50% della popolazione sarà concentrato nelle città, e investire nello sviluppo agricolo significa creare opportunità concrete per i giovani africani (dai 12 ai 18 milioni) che ogni anno si immettono nel mercato del lavoro. Un grafico a linee evidenzia il tasso costante di crescita della popolazione mondiale, che dovrebbe raggiungere i 10 miliardi entro il 2050 (2 miliardi di bocche in più da sfamare).
L’ultimo fotogramma rivela un gigantesco “11”: nell’Africa Sub-Sahariana, la crescita nel settore agricolo potrebbe essere 11 volte più efficace nel contrastare la povertà estrema rispetto a qualunque altra attività.
Il messaggio degli agricoltori di Kasama giunge in un momento decisivo. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, stilato in collaborazione con l’Ifad, il numero degli esseri umani sottonutriti a livello globale è tornato ad aumentare: nel 2016, il problema ha investito 815 milioni di persone, pari all’11% della popolazione mondiale. Inoltre, varie forme di malnutrizione mettono a repentaglio la salute di milioni di persone. In Africa, si concentrano 243 milioni di sottonutriti. Nella Regione, l’insicurezza alimentare è stata esacerbata da violenti conflitti ed eventi estremi dovuti ai cambiamenti climatici. A Kasama, gli agricoltori hanno dovuto far fronte a temporali improvvisi e terreni impoveriti.

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