La città di Bergamo apre le porte al “G7 dei Ministri dell’Agricoltura”, in programma il 14-15 ottobre, che vedrà sedersi al tavolo Italia, Giappone, Francia, Germania, Canada, Regno Unito, Stati Uniti d’America, ed i rappresentanti di Unione europea, Fao, Ocse, Ifad e World Food Programme, già da oggi, con una settimana di eventi, laboratori, convegni, hackathon dedicati ai temi dell’agricoltura e del diritto al cibo, per accompagnare il vertice sul futuro dell’alimentazione e dello sviluppo agricolo. Tra i protagonisti il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con una serie di appuntamenti e focus specifici su temi cruciali, come la sicurezza alimentare, il biologico, le azioni da intraprendere per raggiungere l’obiettivo fame zero, l’innovazione, la ricerca, la promozione e la valorizzazione delle filiere e dei prodotti di qualità certificata e lo sviluppo sostenibile.
“A due anni da Expo Milano - spiega il Ministro Maurizio Martina - ospitiamo il G7 dell’Agricoltura. Un momento internazionale di grande rilievo in cui avremo modo di confrontarci sulle azioni e sulle responsabilità da esercitare in campo agricolo e alimentare per produrre meglio sprecando meno, per garantire livelli di sostenibilità maggiori al futuro dell’agricoltura globale. Avremo, tra gli altri, la commissaria all’agricoltura e all’economia rurale dell’Unione Africana, Josefa Sacko, il commissario Ue Phil Hogan, il fondatore di Slow Food Carlin Petrini e i rappresentanti dell’associazione “One Campaign”, fondata dal leader degli U2, Bono Vox. Sono poi in campo esperienze di rilievo, dalla Fao all’Ocse, Ifad e World Food Programme, dall’Università degli Studi di Bergamo al Cesvi. Rilanciamo dunque il nostro contributo all’agenda globale, con ospiti internazionali e soprattutto con il coinvolgimento dei cittadini e dei giovani, la nostra “Agrogeneration”, ai quali sono dedicati momenti formativi. Solo con una maggiore consapevolezza e con un senso di cittadinanza più forte da parte di ciascuno, infatti, possiamo dare vita alla svolta necessaria”.
Tra gli appuntamenti più attesi, anche il “G7GI Conference”, il “G7 delle Indicazioni Geografiche” di vino, cibo e alcolici, di scena l’11 ottobre, che metterà al centro il rafforzamento della tutela internazionale, in difesa di produttori e consumatori, dai fenomeni di contraffazione e abuso, la ricerca e sviluppo di soluzioni sostenibili a livello ambientale, sociale ed economico, sviluppo di reali strategie di cooperazione internazionale, il miglioramento della gestione dei processi digitali sul web. Obiettivo della conferenza, la realizzazione, da parte delle oganizzazioni di rappresentanza dei produttori provenienti da tutto il mondo (dall’Italia alla Spagna, dalla Svizzera agli Usa, dal Portogallo al Messico, dal Canada al Giappone, dalla Germania al Regno Unito, dalla Francia all’Africa), un documento politico condiviso che sarà sottoposto alle delegazioni istituzionali del G7 ed alla stampa.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024