Meno di un quarto dei giovani dai 18 ai 25 anni nel mondo sa che la cera è un prodotto di origine animale, oltre la metà ignora che il grano si raccoglie in estate, per l’80% il nylon è un prodotto naturale. In Francia, l’84% non immagina neanche che il cotone sia un arbusto, mentre nel Regno Unito solo il 25% sa che l’uva da vino è pronta in autunno. Oltretutto, le conoscenze più o meno profonde, non dipendono dal livello di istruzione: cioè a più alti livelli di istruzione non corrisponde un più elevato grado di conoscenza dell’agricoltura. Ecco “l’analfabetismo agricolo” del XXI secolo, fotografato da un’indagine a campione in undici paesi (Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Giappone, Sudafrica, Regno Unito e Stati Uniti), presentata da Bayer all’Ag Youth Summit a Bruxelles (www.bayer.com), summit che si ripropone proprio di riconnettere le giovani generazioni all’agricoltura e renderli consapevoli dell’origine del cibo che assumono.
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